Guido Barbujani
Premio Pianeta Galileo 2024
Locandina premiazione
Cerimonia di premiazione
Giovedì 28 novembre, ore 10.30
Sala delle Feste - Consiglio regionale della Toscana
Via Cavour, 18 - Firenze
Lezione magistrale
Chi sono gli europei? Identità, cittadinanza e DNA
Genetista di fama internazionale e brillante divulgatore scientifico, Guido Barbujani ha saputo coniugare in modo esemplare il rigore della ricerca con l’abilità di rendere accessibili al grande pubblico temi complessi. Il suo lavoro, costantemente in dialogo tra genetica e antropologia, ha ridefinito il nostro modo di interpretare la diversità umana.
Tra i primi a sviluppare metodi statistici per confrontare dati genetici e linguistici, Barbujani ha fornito analisi fondamentali sulla variabilità genetica in Europa, dando conferma al modello di diffusione demica neolitica, proposto inizialmente da Luca Cavalli-Sforza.
Utilizzando il DNA come “archivio storico”, Barbujani ricostruisce la storia delle popolazioni umane, dimostrando come i processi migratori siano un tratto intrinseco e distintivo delle vicende umane, e non fenomeni occasionali.
Paragonando le distanze genetiche e geografiche tra popolazioni, Barbujani mette in luce il prevalere dei fenomeni di mescolamento, osservando come la variabilità genetica sia spesso maggiore all'interno di una singola popolazione ritenuta omogenea piuttosto che tra gruppi distinti, dimostrando che il concetto di razza è ingiustificato.
Gran parte del suo impegno divulgativo si concentra proprio sulla critica alla nozione di "razza", rivelandone l'assoluta mancanza di fondamento. Attraverso le sue opere, Barbujani offre un potente antidoto contro pregiudizi e false credenze che ancora influenzano il dibattito politico e sociale, in particolare sui temi della migrazione e della diversità.
Per i suoi contributi alla comprensione della storia genetica dell’umanità e per il suo impegno nella divulgazione scientifica, la commissione ha deciso di conferire a Guido Barbujani il Premio Galilei. Il riconoscimento va al valore dei suoi studi sulla genetica delle popolazioni, alla sua capacità di promuovere un pensiero scientifico rigoroso e al suo costante richiamo ai pericoli di un uso ideologico della scienza.