Enrico Pieri e Cesira Pardini, superstiti della strage di Sant'Anna di Stazzema
Il 12 agosto del 1944 si compiva la Strage di Sant'Anna di Stazzema, una delle pagine più buie della nostra storia.
Quel giorno persero la vita 560 innocenti, 130 dei quali erano solo bambini.
Il Consiglio Regionale ricorda con un concerto, un docufilm e un videoclip due “personalità storiche della Toscana” come Enrico Pieri e Cesira Pardini, tra i pochissimi sopravvissuti della strage di Sant’Anna di Stazzema, recentemente scomparsi, che hanno fatto della loro vita una missione di testimonianza.
Le iniziative fanno parte del progetto dell’associazione culturale Articolo 1, in collaborazione con la storica band musicale aretina Casa del Vento e si inseriscono nel contesto delle celebrazioni ufficiali per il 78° anniversario dell’eccidio organizzate dal Parco Nazionale della Pace e dal Comune di Stazzema.
11 agosto 2022, ore 19,
Piazza della Chiesa, Sant'Anna di Stazzema
Concerto della Casa del Vento e Quartetto Euphoria
Nell’occasione saranno lanciati anche il videoclip di ‘
Girotondo a Sant'Anna’ e il
docufilm che, sulle note del brano della Casa del Vento, raccoglie due testimonianze: quella di Adele Pardini, una delle due sorelle di Cesira che lei trasse in salvo durante la strage, e quella di Mario Marsili, anche lui uno dei pochi superstiti dell’eccidio. Il cortometraggio, girato da Andrea Castagna, sarà in seguito ampiamente divulgato nelle scuole della Toscana. In entrambi i lavori la voce narrante è quella dell’attore Neri Marcorè.
L’intera iniziativa è promossa e finanziata dal Consiglio regionale, in collaborazione con Archivi delle Resistenza di Fosdinovo, Museo della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema e Comune di Stazzema, allo scopo di rendere omaggio a due personalità che, sono le parole del presidente dell’Assemblea legislativa, con la loro testimonianza hanno avuto il grandissimo merito di riuscire a tenere vivo il ricordo della strage nazifascista del 12 agosto 1944, soprattutto negli anni dell’oblio, incontrando tanti giovani e divenendo, per loro come per tutti noi, veri e propri fari nella tempesta. Meritano dunque a pieno titolo di essere compresi tra le personalità storiche della nostra regione, continua il presidente: coltivando il loro ricordo potremo commemorare idealmente tutte le vittime delle stragi nazifasciste avvenute in Toscana e tutti i sopravvissuti che hanno fatto della loro vita una missione di testimonianza.