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Lega Toscana - Salvini Premier - 27 novembre 2024

 
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Landi (Lega)Termovalorizzatore Livorno: Giunta regionale smentisce ufficialità chiusura. Tanti dubbi e la sola certezza dell'incapacità del centrosinistra

"Il futuro del termovalorizzatore di Livorno pare non sia deciso.  Rispondendo a una mia interrogazione urgente l’assessore all’Ambiente Monni ha parlato testualmente di ‘eventuale chiusura differita dell’impianto di termovalorizzazione del Picchianti’, aggiungendo che ‘allo stato attuale non risulta che siano state effettuate formali comunicazioni di tale anticipata dismissione né da parte della competente autorità di ambito, né dal gestore dell’impianto al settore regionale autorizzazioni’. Ambiguità che non stupisce: il sindaco di Livorno ha condotto due campagne elettorali puntando sulla dismissione dell’impianto, nel mezzo le ambigue prese di posizione del presidente della Regione Eugenio Giani e un Piano Rifiuti che prevedeva l’impiego del termovalorizzatore di Livorno sino all’apertura dell’impianto di ossicombustione di Peccioli. Apertura che difficilmente avverrà nei tempi previsti. E nel frattempo i rifiuti di Livorno viaggeranno per la Toscana, aumentando i costi e peggiorando l’ambiente. Bel risultato”.
 
Così il consigliere regionale della Lega Marco Landi, commentando la risposta dell’assessore all’Ambiente Monia Monni a una sua interrogazione orale sul futuro dell’impianto di termovalorizzazione di Livorno. 
 
“A quanto pare l’annuncio della chiusura definitiva del termovalorizzatore scaturisce dagli esiti dello studio commissionato per verificare l’economicità del revamping. Tradotto, hanno speso oltre 10mila euro per farsi dire che investire circa 13 milioni per ammodernare un impianto destinato a chiudere dopo tre anni era antieconomico. Io e la Lega di Livorno lo diciamo – gratis - da un paio di anni. Anni in cui si sono rincorsi annunci su annunci: chiusura definitiva, riapertura con ammodernamenti, ripresa dell'attività ma a tempo. Le parole dell’assessore e la mancanza di programmazione lasciano nuovamente aperti tanti scenari: il rischio dell’incapacità del centrosinistra è che a pagarne il prezzo siano i cittadini di Livorno e provincia, su cui graverà l’aumento dei costi e l’azzeramento dei ricavi per molti anni”, conclude Landi.

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