Lavoro: Monaci, più impegno per sicurezza e uscita dalla crisi

La dichiarazione del presidente del Consiglio regionale della Toscana in occasione della “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, nel 57esimo anniversario della tragedia di Marcinelle

8 agosto 2013

Firenze – Rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro e moltiplicare l’impegno per uscire dalla crisi economica. Queste le priorità, non solo gli auspici, del presidente del Consiglio regionale. Alberto Monaci ha voluto con questo messaggio onorare la giornata del sacrificio italiano nel mondo. “Nella ricorrenza del 57esimo anniversario della tragedia di Marcinelle – si legge nella dichiarazione ufficiale – che costò la vita a 136 minatori italiani, il pensiero delle istituzioni non può che andare ad una duplice esigenza. Da un lato, continuare nell’impegno a rendere il lavoro sempre più sicuro, attraverso un’evoluzione del quadro normativo che sia di stimolo all’affermazione di una cultura diffusa della sicurezza nel lavoro, dall’altro, ad operare per superare questa difficile stagione di crisi economica che distrugge il lavoro, lo precarizza, lo rende sempre meno sicuro, spinge sempre più persone a ripercorrere il dolente tragitto proprio di quegli italiani periti nel disastro del 1956”.
L’impegno delle istituzioni rimane fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi. “La crisi è il peggior nemico del lavoro in sicurezza – prosegue Monaci –, e la principale spinta verso una nuova emigrazione. Ed un paese che emigra è un paese che perde prospettive”. Perché “nella crisi ogni lavoro è buono, le remore sulla sua sicurezza, quando il lavoro diventa una questione di sopravvivenza vengono meno. L’assunzione di un rischio anche grave diventa pane quotidiano, pur di poter racimolare un qualche salario”.
“In questa Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, conclude il presidente dell’Assemblea toscana, “il commosso ricordo di quelle vittime si accompagni pertanto al rinnovato impegno per far uscire l’Italia dal tunnel della crisi, per ricostruire lavoro nel territorio, sicuro e duraturo. (red)