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COMUNICATO STAMPA  n. 0961

 
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Partecipazione: per 20 progetti inizia il dibattito pubblico su Open Toscana

Tra quelli sostenuti 3 sono promossi da istituti scolastici, 14 da amministrazioni locali, uno da imprese e 2 da associazioni di cittadini. Lastri: “Coinvolgere di più giovani e scuole”. Manneschi: “Prima legge in Europa, favorisce riavvicinamento cittadino-istituzioni”. Bugli: “OpenToscana è strumento sulla rete che accompagna i progetti”

 

10 ottobre 2014

 

 Firenze – Si comincia con 20 nuovi progetti di partecipazione che sulla multipiattaforma Open Toscanaavranno il loro spazio web gratuito ed accessibile per seguire tutte le fasi del processo. Questo è possibile grazie alla nuova legge regionale sulla partecipazione (legge 46/2013) che conferma, ristrutturandola, l’Autorità regionale per la promozione e la garanzia della partecipazione (APP).
I progetti, approvati e sostenuti dall’Autorità, riguardano la realizzazione di bilanci partecipativi, la progettazione urbanistica partecipata, la riappropriazione e gestione da parte dei cittadini di spazi pubblici, la concezione partecipata di un cimitero interreligioso. Tra quelli che inizieranno il processo partecipativo: 3 sono promossi da istituti scolastici (nei comuni di Chiusi, Massarosa, e Pontedera), 14 da amministrazioni locali (comune di Camaiore, Campi Bisenzio, Castelfranco di Sotto, Grosseto, Impruneta, Massa, Montelupo Fiorentino, Montescudaio, Pietrasanta, Pisa, Pistoia, Scansano e Vecchiano, Provincia di Firenze, 1 da imprese (azienda Croce d’Oro di Montale) e 2 da associazioni di cittadini (Amici dei Nidiaci, a Firenze, e cittadini e comune di Livorno).
“È importante – ha detto la consigliera Daniela Lastri, che fa parte dell’Ufficio di presidenza – che la Toscana promuova la partecipazione e abbia dato ai suoi cittadini strumenti innovativi per avvicinarli alle istituzioni e coinvolgerli nelle decisioni pubbliche. Adesso, dobbiamo incentivare la presentazione di progetti e coinvolgere sempre di più le scuole e i giovani”.
Il presidente della commissione regionale Affari istituzionali Marco Manneschil’ha definita una “legge coraggiosa che introduce il dibattito pubblico obbligatorio”. “È la prima in Italia – ha detto il presidente – ma anche la prima in Europa. Questa legge è importante perché favorisce il riavvicinamento ai cittadini in un momento in cui il deficit del rapporto con le istituzioni è molto alto”.
L’assessore regionale a bilancio e partecipazione Vittorio Bugliha parlato di OpenToscana, “uno strumento – ha detto – che sulla rete accompagna i progetti. Abbiamo voluto cambiare prospettiva e veste alla pubblica amministrazione per farne un luogo di relazione e cooperazione. Per questo abbiamo dato vita ad Open Toscana”. Ogni processo partecipativo in corso avrà una sua ‘stanza’ sulla multipiattaforma, spazio interattivo in cui si potrà avere e diffondere notizie, condividere foto e documenti, intervenire nel merito del progetto. Tra i processi partecipativi che animeranno il canale ce ne sono anche due che riguardano direttamente la Regione, intesa come ‘macchina’. “Uno interessa – spiega Bugli – la semplificazione. Si tratta di una consultazione on line, partita ieri, su misure possibili e da suggerire per alleggerire gli oneri burocratici delle imprese. C’è una stanza anche sugli open data, in cui chiediamo ai cittadini di dirci quali dati vorrebbero che venissero messi a disposizione. E poi un laboratorio di idee tra i dipendenti della Regione, che sarà inaugurato nei prossimi giorni, per proporre progetti, soluzioni e modi per programmare meglio il futuro lavorativo”.
Tra gli interventi poi i tre membri dell’APP.“Partecipare – ha dettoGiovanni Allegretti – significa sviluppare un potenziale di coesione sociale che esiste tra cittadini ‘sfusi’, categorie economiche, gruppi, dai più esclusi ai più potenti. Ilaria Casilloha, invece, spiegato le finalità della legge e le innovazioni: la realizzazione del dibattito pubblico obbligatorio per le grandi opere al di sopra dei 50 milioni di euro e il sostegno finanziario, logistico e/o metodologico ai processi partecipativi. “Questa legge – ha detto – dà gli strumenti per governare con i cittadini. Per la prima volta si mettono a partecipazione progetti che non lo sono mai stati”. Paolo Scattoni ha aggiunto: “Cerchiamo di capire se più teste ragionano meglio di una sola. Il processo partecipativo è questo”.
“Partecipazione non significa concertazione”, ha osservato Massimo Morisi, garante regionale della comunicazione per il governo del territorio, che ha tenuto a precisare che la “partecipazione ha bisogno di chiarezza concettuale, di strumenti certi e di competenze”. (bb) 



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http://www.consigliowebtv.it/portfolio-item/open-toscana-e-20-progetti-ecco-lautorita-per-la-partecipazione/ 

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