Firenze,
7 dicembre 2012
- Al Presidente del Consiglio regionale
e
p. c. - Al Presidente della Giunta regionale
- All’Assessore proponente
- Al Dirigente responsabile
- Al
Segretario generale del Consiglio regionale
- Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica
e istituzionale
Proposta di legge n. 194 “Bilancio di previsione per l’anno
finanziario 2013 e pluriennale 2013-
favorevole favorevole favorevole contrario
contrario
con
raccomandazioni con condizioni con raccomandazioni
PARERE OBBLIGATORIO
X
________________________________________________________________________________________________
OSSERVAZIONI
FACOLTATIVE
All’unanimità
X A
maggioranza
A
maggioranza con motivazioni contrarie di
una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL) |
NOTE:
Allegato parere |
D’ordine del
Presidente
Cinzia Guerrini
Proposta di legge n. 194 “Bilancio di previsione per l’anno
finanziario 2013 e pluriennale 2013-
Proponente: giunta regionale – assessore Nencini
PARERE OBBLIGATORIO
IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
Seduta del 4 dicembre
2012
Visti
-
l’art. 66 dello statuto regionale;
-
la l.r. 36/2000 recante “Nuova disciplina del
consiglio delle autonomie locali”;
- il regolamento interno del consiglio regionale;
- il regolamento interno del consiglio delle autonomie locali;
Preso atto che
l’impatto delle manovre attuate dal governo
nazionale tra il 2010 ed il
per la regione Toscana, la capacità di
spesa, determinata dal patto di stabilità, si è ridotta del 25% tra il 2010 e
il 2013 e che, nello stesso periodo di tempo, si sono drasticamente ridotti,
fino ad essere azzerati, i trasferimenti statali a favore del nostro ente;
la combinazione tra crisi economica, minori
entrate fiscali, tagli governativi di fondi settoriali (scuola, sanità,
sociale, trasporto pubblico locale, cultura, ambiente, edilizia residenziale,
ecc.), rende necessario puntare ad ulteriori ottimizzazioni della pubblica
amministrazione, ma comporta anche la necessità di reperire nuove risorse nel
segno delle priorità assistenziali, della giustizia sociale e dell’equità
fiscale, sia da parte dei cittadini che delle imprese private e mondo
associativo, su cui comunque non graveranno oneri superiori a quelli del resto
del paese e che, pertanto, non
comprometteranno la competitività territoriale;
nel triennio 2010-2012 la politica di
riduzione delle spese di funzionamento ha consentito un risparmio di 80
milioni, a cui si aggiungeranno per il 2013 ulteriori riduzioni di spesa legate
alla spending review pari a oltre 40 milioni di euro;
i tagli del governo rendono necessario un
intervento di natura fiscale per evitare una drastica riduzione dei servizi erogati
dalla regione ed al contempo tutelare l’equilibrio del bilancio regionale;
per quanto riguarda la manovra sull'IRPEF, la
proposta di legge di bilancio si ispira a principi di equità e di solidarietà,
in modo da tutelare le fasce più deboli;
verranno pertanto salvaguardate le pensioni
sociali e le famiglie con reddito fino a 28.000 euro, attraverso detrazioni per
figli o disabili tali da compensare gli aumenti di imposta;
per l’IRAP, il criterio guida sarà quello di
non colpire sia le aziende in crisi sia le aziende che stanno trainando,
tramite l’export, il sistema toscano in questa fase di recessione, grazie alla
loro competitività sui mercati internazionali, esentando perciò dall'aumento
dell'imposta il settore manifatturiero e le costruzioni (fatta eccezione per l’industria farmaceutica
e l’ingegneria civile), l’agricoltura, le società individuali nel
commercio, le società individuali del settore ricettivo ed alberghiero ed,
infine, le imprese di servizio (con l’esclusione del settore dei servizi
sanitari in forma di società per azioni);
Considerato che
il taglio ai trasferimenti regionali disposto dalle manovre approvate
dal governo nazionale nell’ultimo biennio ha determinato una riduzione delle
risorse correnti disponibili di circa 550 milioni di euro annui ed il
conseguente azzeramento dei trasferimenti erariali liberi di parte corrente;
a questi tagli si aggiungono anche quelli
che hanno riguardato il programma FAS,
il fondo per la non autosufficienza, la spesa sanitaria e le politiche sociali
ed abitative e che sono stati solo parzialmente compensati dalle risorse
riassegnate per il finanziamento del trasporto pubblico locale;
le ultime due manovre finanziarie approvate
dal governo con il dl 95/2012 in materia di spending
review e con la proposta di legge stabilità, hanno disposto l’obbligo a carico delle
regioni (in mancanza di trasferimenti erariali oggetto di possibile riduzione)
di stanziare in bilancio le risorse da trasferire a favore dello stato;
in parallelo alla riduzione dei trasferimenti
erariali, si è assistito ad un equivalente abbattimento del tetto di spesa
fissato dal patto di stabilità interno che ha determinato una contrazione della
complessiva capacità di spesa regionale;
il reintegro delle ulteriori risorse necessarie a garantire il mantenimento di adeguati standard
nell’erogazione delle politiche prioritarie nei settori della scuola,
dell’economia e del lavoro, del sociale, del trasporto pubblico locale e delle
infrastrutture strategiche, quali condizioni per il mantenimento della coesione
sociale ed il rilancio di una crescita sostenibile, impone il ricorso ad una manovra fiscale imperniata sulla
fiscalità generale salvaguardando, per quanto compatibile con i vincoli posti
dalla normativa statale, le fasce di reddito meno abbienti ed i settori
produttivi che più hanno sofferto nel corso della pluriennale crisi economica;
l’insieme degli
interventi tributari previsti porterà, nel 2013, maggiori entrate stimate
in circa 246 milioni di euro;
la manovra fiscale risulta essere, nella
proposta di legge in esame, così articolata:
a)
aumento
dell’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF, modulata secondo gli
scaglioni di reddito previsti dalla legge dello stato, pari allo 0,20% per i
redditi fino a 28.000 euro ed allo 0,50%
per quelli superiori. A sostegno delle famiglie e nel segno dell’equità fiscale
è, altresì, prevista l’introduzione di una maggiorazione delle detrazioni IRPEF
per figli a carico e precisamente euro 50 per ogni figlio, euro 220 per ogni
figlio disabile, ulteriore euro 100 per ogni figlio per contribuenti con più di
tre figli. La detrazione è rapportata al reddito complessivo per ogni
contribuente. L’incremento di gettito (al netto della maggiorazione delle
detrazioni) è previsto in 93,79 milioni di euro;
b)
incremento
selettivo delle aliquote IRAP dello 0,92%.
La manovra Irap colpisce circa 60.000 soggetti su un totale di soggetti
passivi IRAP pari a circa 360.000. Sono completamente esclusi i contribuenti
operanti nel settore agricolo, nel settore dei servizi, delle attività
artistiche e sportive, dell’istruzione e
dei servizi di pulizia, cura e manutenzione del paesaggio. I settori
manifatturiero e costruzioni non sono interessati dall’aumento salvo la fabbricazione di prodotti farmaceutici e le attività
di ingegneria civile. Nel commercio e
nei servizi di alloggio e ristorazione sono colpite solo società di capitali.
Sono inoltre salvaguardate integralmente le attuali aliquote agevolate in
vigore per le ONLUS, le cooperative sociali e le imprese con certificazione
ambientale e sociale. Tutti gli altri settori economici, ferme restando le più
elevate aliquote già in vigore per i settori bancario, assicurativo, società
immobiliari, gestione autostrade e raffinerie di petrolio, saranno colpiti da una
maggiore aliquota dello 0,92%. Le maggiori entrate previste dalla manovra IRAP,
al netto della riduzione di aliquota per il Settore Autonoleggio e delle
deduzioni per le PMI, sono pari a 119,72 milioni di euro;
c)
le tariffe
dell’addizionale regionale al gas metano sono incrementate limitatamente agli
usi civili e con esclusione degli usi industriali. Le maggiori entrate previste
sono pari a circa euro 3,99 milioni;
d)
l’imposta
sulle concessioni del demanio marittimo
è incrementata dal 15% del canone di concessione statale al 60% dello stesso
canone, mentre le concessioni minerarie (comprese le concessioni per lo
sfruttamento delle risorse geotermiche) subiranno un aumento dal 100% al 300%
del canone di concessione. Le maggiori entrate previste sono pari a circa euro
6,22 milioni;
e)
a seguito
dell’abrogazione dell’articolo 11 della l.r. 4/2005 che disciplina tassa di
abilitazione all'esercizio professionale, non sarà più dovuto il tributo finora
pagato dai laureati delle università toscane per iscriversi ad un albo
professionale; le minori entrate previste sono pari a circa 0,5 milioni di euro;
la manovra complessiva comprende anche le tasse automobilistiche, incrementate
con la l.r. 60/2012, che prevede un
incremento della tariffa del 5% per i
veicoli con potenza inferiore ai 100 KW e del
10% ogni KW di potenza superiore ai 100. Tali incrementi contribuiranno
alla manovra fiscale complessiva nella misura prevista di 22,7 milioni di euro;
Considerato
che
nella proposta di legge di bilancio 2013 si
prevedono entrate e corrispettive spese euro 9.191,41 ml. (a fronte di 9.087,88
del 2012);
per quanto riguarda le entrate tributarie il totale complessivo rileva una crescita di
circa 50 ml euro, al netto delle risorse che finanziano la spesa sanitaria il
cui importo si riduce rispetto al 2012 di circa 60 ml euro, passando da
per quanto riguarda il quadro complessivo della spesa, il volume delle risorse stanziate dal bilancio di previsione 2013 registra un incremento che deriva dall’approvazione dalla manovra fiscale, ma sconta, allo stesso tempo, una riduzione di risorse per effetto della diminuzione della spesa sanitaria ed una ulteriore riduzione dei trasferimenti erariali disposta dalle manovre finanziarie recentemente approvate dal governo;
le risorse per la spesa sono così
suddivise:
Le spese per strategia nel
confronto fra bilancio 2012 e 2013 |
|||
(milioni di euro) |
|||
SPESA |
|
2012 |
2013 |
Strategia
Istituzionale |
corrente |
218,11 |
136,12 |
investimento |
18,17 |
72,39 |
|
Totale |
236,28 |
208,51 |
|
Strategia
Sociale |
corrente |
6.717,15 |
6.658,09 |
investimento |
381,58 |
378,53 |
|
Totale |
7.098,73 |
7.036,62 |
|
Strategia
Territoriale |
corrente |
391,31 |
398,88 |
investimento |
234,48 |
301,40 |
|
Totale |
625,79 |
700,28 |
|
Strategia
Ambientale |
corrente |
20,04 |
17,35 |
investimento |
133,23 |
118,21 |
|
Totale |
153,27 |
135,56 |
|
Strategia
Economica |
corrente |
54,50 |
41,11 |
investimento |
189,48 |
214,99 |
|
Totale |
243,98 |
256,10 |
|
Strategia
Culturale e Formativa |
corrente |
215,66 |
204,30 |
investimento |
54,55 |
68,67 |
|
Totale |
270,21 |
272,97 |
|
Amministrazione
Regionale |
corrente |
342,69 |
470,18 |
investimento |
31,90 |
19,13 |
|
rimborso
prestiti |
85,03 |
92,06 |
|
Totale |
459,62 |
581,37 |
|
Totale
complessivo |
|
9.087,88 |
9.191,41 |
La
strategia sociale comprende le risorse dell'ex fondo sanitario pari a 6.661
ml nel 2012 e 6.600 ml euro nel 2013 |
relativamente alla strategia
istituzionale, il confronto tra la
spesa 2012 e 2013 evidenzia una diminuzione di circa 28 ml euro nel volume complessivo delle risorse. A livello di spesa corrente si
ha un calo significativo delle previsioni di spesa (- 82 ml euro) che è in gran parte dovuto alle risorse (57
ml euro) che furono stanziate sul bilancio corrente 2012 per il finanziamento
degli interventi in Lunigiana. Tra le minori spese correnti si segnala anche la
riduzione nelle spese di funzionamento del Consiglio regionale (- 1,0 ml euro).
Le previsioni di spesa di investimento passano da
relativamente
alla strategia sociale, si registra una riduzione complessiva di circa 62 ml
euro che è concentrata nella spesa corrente ed è attribuibile alla diminuzione
della spesa sanitaria che passa da 6.661 ml euro del
relativamente alla strategia territoriale, occorre tener presente che
la spesa corrente include le somme necessarie al finanziamento del trasporto
pubblico (gomma e ferro) in regione Toscana. A
partire dal 2010, i tagli derivanti dalle manovre statali hanno ridotto
in maniera considerevole le somme a disposizione per la copertura dei contratti
di servizio che per il 2013 ammontano a complessivi 477,3 ml di euro (220,0 ml
di euro per trasporto su gomma e 257 ml di euro per il trasporto su ferro). Di
questi risultano a carico della regione Toscana circa 318 ml di euro. La
differenza pari a circa 159 ml di euro rappresenta la stima della quota
spettante alla regione Toscana a valere sulla ripartizione del fondo nazionale
trasporti che per il 2013 ammonta a complessivi 1.665 ml di euro. All’interno
della spesa corrente si segnalano interventi aggiuntivi rispetto al 2012 per
circa 7 ml di euro (398 ml del 2013 rispetto ai 391 ml del 2012); fra questi
sono da segnalare, azioni per lo sviluppo dei collegamenti aerei (1,1 ml di
euro), interventi per la rigenerazione urbana (0,3 ml di euro) ed interventi
aggiuntivi sulla viabilità regionale (1,0 ml di euro). Per quanto riguarda gli
investimenti, la regione Toscana continua nel suo impegno teso all’innovazione
e allo sviluppo della rete delle infrastrutture di trasporto. In particolare
sono da segnalare interventi per circa 40 ml di euro sulla viabilità regionale,
14 ml di euro per progetti riguardanti le linee ferroviarie e 7,5 ml di euro
nel settore dei trasporti aerei e marittimi. Da citare, fra gli altri, il
progetto per la realizzazione della ciclopista dell’Arno (6 ml di euro previsti
nel 2013) a cui si aggiungono altri 2 ml di euro per ulteriori interventi in
materia di mobilità ciclabile. Agli interventi sopra citati si aggiunge un
importante azione di rinnovamento del materiale rotabile sulle linee
ferroviarie non elettrificate per complessivi 38 ml di euro. Da segnalare, in
materia di edilizia residenziale pubblica, la riprogrammazione degli interventi
già previsti con una diversa allocazione in bilancio delle relative risorse (25
ml per ognuno degli anni 2013/14/15);
relativamente alla strategia ambientale, il confronto tra le previsioni 2012 e 2013 mostra un volume di risorse sostanzialmente invariato per la parte corrente ed una diminuzione della spesa di investimento per circa 15 milioni di euro. Per quest’ultima, l’impegno di regione Toscana al netto degli interventi finanziati con risorse vincolate, resta comunque elevato e si attesta a 87,5 ml di euro.
Le risorse sono state destinate alla messa in sicurezza dei bacini idrografici ed agli interventi contro il rischio idrogeologico (12 ml di euro), all’erosione della costa (22 ml di euro), al potenziamento delle reti idropluviomentriche (2 ml di euro). Sul fronte della gestione dei rifiuti e raccolta differenziata si investono 16,5 ml di euro, mentre per la tutela delle risorse idriche la spesa è di 9 ml di euro. Per completare sono da citare i fondi finalizzati a garantire la gestione della Laguna di Orbetello (1 ml), i fondi per la prevenzione del rischio sismico (1,5 ml) a cui si aggiungono 5 ml di risorse vincolate, e le risorse a favore delle energie rinnovabili (1,6 ml di risorse regionali e 6,5 ml di risorse vincolate);
relativamente
alla strategia economica, si rileva un
incremento del volume complessivo delle risorse che passano da
relativamente alla strategia culturale e formativa, le risorse complessive restano sostanzialmente invariate (+ 2,76 ml euro). Le politiche che risultano finanziate con risorse regionali di parte corrente riguardano il lavoro, con interventi a garanzia del reddito dei lavoratori nella forma degli ammortizzatori sociali, del sostegno ai lavoratori in CIGS e mobilità e dei contratti di solidarietà (10,5 ml euro) a cui va aggiunta la quota regionale 2013 di cofinanziamento del Fondo sociale europeo pari a 14,4 ml di euro. Gli interventi per l’educazione e l’istruzione passano dall’ampliamento delle sezioni delle scuole materne, il sostegno e lo sviluppo del sistema dei servizi educativi per l’infanzia, l’inclusione scolastica e la prevenzione del disagio giovanile ed ammontano a circa 23 ml euro a cui si aggiungono le risorse per diritto allo studio, prestiti d’onore e borse di studio per circa 19 ml di euro. Per quanto riguarda la valorizzazione dell’offerta culturale nei settori dello spettacolo, della cultura e dell’arte contemporanea, le risorse regionali di parte corrente ammontano a circa 25 ml di euro. Relativamente alla spesa per investimento, si registra viceversa un aumento per circa 14 ml euro (risorse libere e vincolate) che è prevalentemente dovuto al finanziamento degli interventi di riqualificazione degli edifici scolastici ed al piano di investimenti per il DSU per un totale di 12 ml e per le azioni a sostegno dell’occupazione attraverso incentivi alle imprese per un totale di 2 ml;
relativamente alla strategia amministrazione
regionale le previsioni di spesa registrano un incremento soprattutto nella
parte corrente per effetto dell’aumento dei fondi di riserva in cui sono state temporaneamente accantonate le risorse
necessarie a dare attuazione alle disposizioni in materia di spending review e
dalla proposta di legge di stabilità (nel momento in cui si darà applicazione
alle due manovre finanziarie del governo, tali risorse sono destinate ad essere
azzerate). Tali norme infatti, prevedono che in mancanza di trasferimenti
erariali a cui applicare i tagli previsti dalle due manovre finanziarie sopra
citate, le regioni sono tenute ad iscrivere nel proprio bilancio dei capitoli di spesa attraverso cui
provvedere al versamento a favore del
bilancio statale le risorse di entità corrispondente all’importo del taglio. Se
si escludono tali poste, le risorse relative alla strategia
dell’amministrazione regionale registrano una riduzione rispetto a quelle del
2012;
per quanto riguarda il programma straordinario degli investimenti, il prospetto che segue ne evidenzia il relativo quadro delle risorse finanziarie
Prospetto relativo al programma straordinario investimenti
per il 2013* |
|||
(milioni di
euro) |
|||
Descrizione |
Competenza 2011 |
Competenza 2012 |
Competenza 2013 |
Interventi
per erosione costa. |
16,00 |
20,00 |
22,04 |
Interventi
per il superamento di carenze idriche e disinquinamento acque. |
0,00 |
0,00 |
2,22 |
Mobilità
Ferroviaria, Urbana e Porti regionali. |
1,70 |
3,75 |
0,00 |
Rilancio
Poli espositivi. |
30,00 |
0,00 |
0,00 |
Viabilità
di interesse regionale. |
0,00 |
0,00 |
30,00 |
Totale complessivo |
47,70 |
23,75 |
54,26 |
* Le risorse indicate fanno riferimento alle previsioni di competenza al netto dell’avanzo.
Preso
atto che
le disposizioni riguardanti il patto di
stabilità prevedono per le regioni a statuto ordinario il concorso alla manovra
di finanza pubblica per 1 miliardo di euro nel 2013, con la conseguente
rideterminazione degli obiettivi programmatici di competenza e di cassa;
gli obiettivi di competenza e di cassa 2013
sono significativamente ridotti rispetto a quelli del 2012, passando da un
tetto di spesa di 1.740,72 milioni di euro per la competenza e di 1.590,85
milioni di euro per la cassa, rispettivamente a 1.646,84 milioni di euro ed a
1.485,66 milioni di euro;
su tale quadro potranno poi incidere,
aggravandolo, altri fattori ad oggi non puntualmente determinabili quali
l’adozione a livello nazionale, dal 2013, di un diverso meccanismo di calcolo
degli obiettivi del patto di stabilità (c.d. obiettivo di “competenza mista
eurocompatibile”), che dovrebbe comportare per la nostra regione un
miglioramento dei margini di spesa sul versante della cassa, ma una ulteriore
riduzione dei livelli di risorse impegnabili per il rispetto dell’obiettivo di
competenza;
Visti
gli esiti dei tavoli di concertazione e il confronto con le associazioni rappresentative degli enti locali, le parti economiche e sociali, confronto nel quale si è in particolare sottolineata la necessità di operare, in un quadro di straordinarie restrizioni finanziarie, con il massimo grado di cooperazione, in modo da affrontare la difficile situazione e pervenire a scelte condivise soprattutto rispetto al grande tema inerente la riorganizzazione del sistema sanitario regionale;
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di legge n.
194 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2013 e pluriennale
2013-