Firenze,
7 dicembre 2012
- Al Presidente del Consiglio regionale
e
p. c. - Al Presidente della Giunta regionale
- All’Assessore proponente
- Al Dirigente responsabile
- Al
Segretario generale del Consiglio regionale
- Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica
e istituzionale
Proposta di risoluzione n. 161
“Documento di programmazione economica e finanziaria per l’esercizio
favorevole favorevole favorevole contrario
contrario
con
raccomandazioni con condizioni con raccomandazioni
PARERE OBBLIGATORIO
X
________________________________________________________________________________________________
OSSERVAZIONI
FACOLTATIVE
All’unanimità
X A
maggioranza
A
maggioranza con motivazioni contrarie di
una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL) |
NOTE:
Allegato parere |
D’ordine del
Presidente
Cinzia Guerrini
Proposta di risoluzione n. 161
“Documento di programmazione economica e finanziaria per l’esercizio
Proponente: giunta regionale – presidente Rossi
PARERE OBBLIGATORIO
IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
Seduta del 4 dicembre
2012
Visti
-
l’art. 66 dello statuto regionale;
-
la l.r. 36/2000 recante “Nuova disciplina del
consiglio delle autonomie locali”;
- il regolamento interno del consiglio regionale;
- il regolamento interno del consiglio delle autonomie locali;
Considerato che
i tagli operati dalle politiche degli ultimi governi sono quantificati in 550 milioni (sanità esclusa), pari al 25% delle entrate e della capacità di spesa della regione;
nel biennio 2011-2012, il risparmio complessivo sui costi di gestione e sulla spesa corrente, è stato di circa 90 milioni e che per il 2013 la regione intende produrre ulteriori risparmi per più di 45 milioni;
a regime si prevede di avere complessivamente 135 milioni di risparmi annui e che altri risparmi consistenti saranno realizzati attraverso la rimodulazione della spesa e l´utilizzo dei fondi comunitari, in modo più selettivo, in sostituzione delle risorse regionali;
per approvare il bilancio di previsione
nella manovra finanziaria 2013 vengono introdotte misure fiscali che non prevedono né tagli lineari né sacrifici uguali per tutti, al contrario, si intende renderle quanto più possibile eque verso le famiglie, le imprese ed i lavoratori;
per l´IRPEF, nella manovra, sono stati esentati gli
incapienti fino agli 8.000 euro di reddito e tutelato le prime due fasce da
per queste due fasce, in cui rientra il 77% dei contribuenti toscani, l´incremento è dello 0,2%, pari a un aumento massimo di 30 euro all'anno per la prima fascia e di 56 per la seconda;
fino a 95.000 euro di reddito è prevista una detrazione di 50 euro per ogni figlio a carico, a scalare man mano che il reddito cresce, con un beneficio fiscale anche rispetto al 2012;
per le famiglie con un figlio disabile è prevista una detrazione di 220 euro all´anno e che le famiglie con disabili e con un reddito fino a 55.000 euro potranno essere tutelate dall´aumento IRPEF e le fasce più basse ricevere qualche beneficio;
per le altre classi di reddito oltre i 28.000 euro, che comunque usufruiscono delle detrazioni, l´aumento è per tutti dello 0,5%;
il complesso della manovra sull´IRPEF così articolata garantisce un’entrata pari a 93,7 milioni di euro;
per quanto riguarda l’aumento dell’addizionale regionale dell’IRAP, l’altro capitolo su cui si articola la manovra finanziaria 2013, gli aumenti dello 0,92% riguardano solo un sesto delle aziende presenti nella nostra regione;
sono confermate tutte le precedenti esenzioni: onlus, cooperative sociali, imprese in zone montane, imprese con certificazione ambientale e sociale;
per le micro, piccole e medie imprese dell´industria e dei servizi che assumeranno persone iscritte alle liste di mobilità o in cassa integrazione sono previste nuove deduzioni;
sono esentati i settori del manifatturiero (ad eccezione della farmaceutica);
nel settore dell´edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi, composto da 35.000 imprese, saranno interessate dall´aumento solo le 476 imprese che operano nel settore delle opere pubbliche, tutelando tutte le altre;
per il commercio l´incremento IRAP riguarderà solo le circa 10.000 società di capitale, mentre le altre 46.000 società individuali saranno esentate;
per il settore turismo e tutta la ristorazione costituita da società individuali e familiari che rappresentano 14.000 aziende su un totale di 17.000, varranno le stesse esenzioni;
le entrate previste dall´IRAP sono pari a circa 119,7 milioni, che sommati ai circa 93,7 milioni dell´IRPEF, ai 22,7 milioni del bollo auto e ai 10 milioni derivanti da altre entrate, portano ad una manovra complessiva di circa 246 milioni che consentirà il mantenimento dei servizi fondamentali (oltreché l’erogazione di nuovi per i più bisognosi) e l´equilibrio di bilancio;
Considerato che
la manovra indicata nella proposta di risoluzione in esame è caratterizzata da importanti novità che riguardano le politiche attive contro la povertà e per la coesione sociale, tra cui:
a) i fondi pari a 5 milioni di euro, che la regione ritiene di portare a 10 milioni attraverso l’utilizzo delle risorse comunitarie, destinati al microcredito per combattere la povertà con prestiti fino ad un massimo di 3.000 euro alle famiglie che si trovano in situazioni di emergenza;
b) 15 milioni di fondi comunitari destinati a garantire il microcredito per le imprese, attivando un flusso di prestito stimabile tra i 150 ed i 200 milioni;
c) 8 milioni al capitolo sfratti, che dopo i tagli del governo torna così a 16 milioni, risorse che consentiranno ai comuni di fronteggiare l´emergenza sfratti e alle famiglie più
d) povere di sentirsi protette;
e) la conferma della spesa a favore del diritto allo studio universitario e l´intervento a tutela della scuola, in particolare quella materna, dove 10 milioni vengono destinati a garantire l´apertura delle classi a favore di 5.000 famiglie;
f) il mantenimento a indici invariati della spesa sulla cultura;
g) la piena operatività, entro il 2013, di tutti gli interventi, finanziati anche dai fondi comunitari, mirati a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con un forte orientamento a sostenere l’inserimento, la qualificazione delle competenze e il reimpiego dei giovani, delle donne e dei lavoratori con contratti ‘atipici’;
h) il sostegno ai lavoratori colpiti dalle crisi o coinvolti in processi di ristrutturazione aziendale che implicano la sospensione dal lavoro ed elevato rischio di definitiva perdita dello stesso;
vengono confermati circa 350 milioni per gli investimenti, a valere su risorse regionali e FAS, in base al tetto del patto di stabilità;
nel bilancio 2013 sono stanziati investimenti per una cifra maggiore (circa 650 milioni di euro) in modo tale da consentire alla regione la necessaria flessibilità di manovra, se in corso d’anno si dovessero verificare criticità, al momento non prevedibili, su alcuni interventi;
tra le azioni di maggior rilievo contenute nella manovra finanziaria si segnalano:
1. per quanto riguarda l’ambiente gli interventi:
a) per la prevenzione dal rischio idrogeologico (56 milioni);
b) per i rifiuti e le bonifiche (22 milioni);
c) per la tutela delle risorse idriche (15 milioni);
d) per la qualità dell’aria, la tutela dall’inquinamento acustico ed elettromagnetico (9 milioni);
e) per l’energia (12 milioni);
vengono, inoltre previsti:
2. interventi per le infrastrutture (200 milioni);
3. azioni per il territorio (13 milioni);
4. investimenti per la banda larga (30 milioni);
5. uno stralcio del secondo lotto del Teatro dell’Opera di Firenze (21 milioni) a valere sui fondi FAS;
a questi interventi si aggiungono gli investimenti che saranno resi possibili nel 2013, fuori dal tetto del patto di stabilità, dai fondi strutturali (pari a circa 200 milioni di euro) quali, ad esempio, il finanziamento dei progetti del bando unico della ricerca e degli interventi per lo sviluppo rurale e gli investimenti sanitari (per altri 200 milioni di euro);
il piano elaborato dalla giunta per un risparmio di 500 milioni sul fondo sanitario regionale, servirà a cogliere questo risultato garantendo ai cittadini i servizi essenziali e tutelando le fasce più deboli, con l´accesso legato all´ISEE che scatterà per tutti a partire dal prossimo anno;
per il trasporto pubblico locale su gomma, con la gara che si concluderà nel 2013, la regione prevede la ristrutturazione del servizio, l´efficienza, il risparmio e l´acquisto di nuovi mezzi. E così, anche per il trasporto su ferro, si dovrà intervenire per migliorarne la qualità fissando orari e fermate più adeguate, mentre sarà completato l´acquisto di treni nuovi con collegamenti più veloci tra le stazioni più importanti;
Preso atto che
le priorità regionali per il 2013 sono articolate in 4 aree tematiche e in 26 ambiti di intervento;
l’ area tematica 1 “Competitività del sistema regionale e capitale umano” è articolata nei seguenti ambiti di intervento:
a) Rafforzamento del sistema ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, per un totale di risorse dedicate nel 2013 di euro 97,4 ml. di cui 30,5 sono risorse regionali;
b) Sostegno alle PMI, per complessivi euro10,9 ml. di cui 5,0 sono risorse regionali;
c) Riqualificazione delle aree industriali e attrazione investimenti, per complessivi euro 28,1 ml. di cui 23 sono risorse regionali;
d) Creazione di lavoro qualificato, riduzione della precarietà e sostegno al reddito, per un totale di euro 15, 3 ml. di cui 8,7 sono risorse regionali;
e) Promozione dei percorsi di autonomia dei giovani, con 69,7 ml. di euro dedicati, di cui 52,3 sono risorse regionali;
f) Innalzamento dello standard dei percorsi formativi, per totali 68,9 ml. di euro di cui 7,9 sono risorse regionali;
g) Sviluppo dei servizi educativi e crescita qualitativa del sistema scolastico, per complessivi 42,0 ml. di euro di cui 35,7 sono risorse della regione;
h) Competitività del sistema agro-forestale, per euro 190,3 ml. complessivi di cui 48,9 sono risorse regionali;
i) Promozione di un’offerta turistico-commerciale di eccellenza, per un totale di 45,5 ml di euro di cui 18,3 sono risorse della regione;
j) Valorizzazione e qualificazione dell’offerta e del patrimonio culturale: 68,9 ml. di euro di cui 32,0 sono risorse regionali;
l’area tematica 2 “Sostenibilità, qualità del territorio e infrastrutturazione” è articolata nei seguenti ambiti di intervento:
a)
Adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici e
sostegno alla diffusione della green
b)
Economy, per un totale di risorse dedicate nell’anno 2013 di euro 83,0 ml di cui
60,7 sono risorse regionali;
c) Realizzazione di grandi opere per la mobilità e della piattaforma logistica, per complessivi 123,5 ml. di euro di cui 92,1 sono risorse della regione;
d) Qualificazione del trasporto pubblico locale e azioni per la mobilità sostenibile, per complessivi 449,2 ml. di euro di cui 389,4 sono risorse regionali;
e) Uso sostenibile delle risorse naturali, prevenzione dal rischio sismico e corretta gestione dei rifiuti, per 45,4 ml. di euro di cui 32,1 della regione;
f) Sviluppo e promozione di politiche territoriali integrate, per complessivi euro 21,0 ml. di cui 20 della regione;
l’area tematica 3 “Diritti di cittadinanza e coesione sociale” è articolata nei seguenti ambiti di intervento:
a) Riordino del sistema sanitario regionale, per un totale di risorse regionali destinate nel 2013 di euro 6.749,8;
b) Contrasto alla povertà e alle disuguaglianze, con 16,3 ml. di euro complessivamente destinati a questa azione, gravanti interamente sulle risorse regionali;
c) Innovazione sociale, con 21,2 ml. di euro, risorse interamente regionali;
d) Valorizzazione e qualificazione del patrimonio edilizio, con complessivi euro 179,5 ml. di cui 25,6 sono risorse regionali;
e) Sicurezza dei cittadini e cultura della legalità, con 1,3 ml. di euro interamente coperti da risorse regionali;
l’area tematica 4 “Governance, efficienza della PA, proiezione internazionale della Toscana” è articolata nei seguenti ambiti di intervento:
a) Riorganizzazione dell’amministrazione regionale e revisione della spesa;
b) Riforma del sistema istituzionale, con 13,6 ml. di risorse destinate per l’anno 2013, di cui 9,6 sono risorse regionali;
c) Attuazione federalismo fiscale, con 11,1 ml di euro interamente attivati su risorse regionali;
d) Semplificazione della PA, con complessivi 1,6 ml. di euro di cui 1,5 sono risorse della regione;
e) Promozione dell’agenda digitale, con 50,9 ml. di euro, di cui 45,1 di risorse regionali;
f) Attività internazionali, con euro 27,4 ml. di cui 4,6 di risorse regionali;
Preso atto che
il percorso di concertazione del
“Documento preliminare unitario DPEF 2013, legge di bilancio di previsione 2013
e pluriennale 2013-2015, legge finanziaria 2013 e leggi collegate – DPU”, si è
aperto dopo l’informativa preliminare
al Consiglio regionale del documento stesso, avvenuta in data 16 Ottobre
2012;
le attività al tavolo di concertazione istituzionale si sono svolte nei giorni 29 ottobre e 6 novembre 2012;
le
associazioni degli enti locali hanno espresso la consapevolezza che le scelte
della regione, per ciò che riguarda la manovra fiscale, sono pesantemente e
negativamente condizionate dal quadro determinato dal governo a livello
nazionale;
tali
scelte possono essere ritenute accettabili solo a patto che siano fondate su
criteri di equità e progressività;
Visto
che la fase della concertazione istituzionale si è conclusa con la presa d’atto dell’avvenuto confronto sull’insieme delle tematiche affrontate dal documento in concertazione e di ulteriori possibili modalità di approfondimento per materia;
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di risoluzione n. 161 “Documento di programmazione
economica e finanziaria per l’esercizio
a) nell’esprimere forte perplessità sulla scelta operata di presentare insieme al DPEF, come collegati alla manovra finanziaria, una serie di importanti modifiche a leggi sulle quali intervengono competenze degli enti locali, si richiede che, per il futuro, si proceda da parte della regione a mantenere distinti i percorsi di approvazione, in modo da consentire un esame più ponderato, nel merito delle norme che si intendono rinnovare, da parte del sistema delle autonomie locali;
b) si ritiene necessario, da parte della regione, considerare con la massima attenzione le politiche e gli interventi proposti nella sanità, sia per l’eliminazione delle società della salute, sia per le ricadute della riduzione delle risorse sui territori montani e periferici, nonché sulle fasce più deboli della popolazione;
c) a fronte della mancanza nel DPEF di specifiche misure a favore dei territori montani, con riferimento ai temi della connettività e della banda larga, nonché a quello delle agevolazioni sull’IRAP, si ritiene che la regione debba intervenire con appropriate politiche di settore ;
d) si reputa opportuno approfondire la scelta prevista nel documento in esame di istituire un nuovo soggetto, con la missione di gestire la c.d. “green economy”, per i possibili incroci negativi con le funzioni attualmente svolte dalle unioni di comuni e dalle province in materia di forestazione;
e) si intende manifestare la preoccupazione per i tagli delle risorse per il trasporto pubblico locale e le conseguenti problematiche di copertura finanziaria collegate alla conclusione della gara regionale nel corso del 2013;
f) si propone di procedere ad una riforma degli strumenti della programmazione regionali, per renderli più flessibili ed efficaci, in modo da contribuire ad una maggiore coesione del sistema istituzionale della Toscana nel suo complesso;
g) si propone di modificare le norme in materia di bonifica, consistenti nella sostituzione di un modello organizzativo funzionale, caratterizzato dalla diffusione capillare sul territorio, con un modello accentrato;
h) si pone in evidenza l’assenza di un chiaro ed organico progetto di riordino istituzionale complessivo e la necessità di approfondire le modalità per la riattribuzione delle funzioni provinciali ai sensi dell’art. 14 del dl 95/2012.