Firenze, 4 gennaio 2012

 

 

-   Al Presidente del Consiglio regionale

Prot. n.   163/2.12                                                                                                -   Al Presidente della Commissione 2^

                                                                                                                                                                                                           

e p. c.      -   Al Presidente della Giunta regionale

-   All’Assessore proponente

-   Al Dirigente responsabile

                                                                                                                              -   Al Segretario generale del Consiglio regionale

                                                                                                                              -   Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica                                                                                                                                    

                                                                                                                                   e  istituzionale

 

                                                                                                                                   

 

 

Seduta del 4 gennaio 2012

 

Proposta di deliberazione n. 184: Piano regionale agricolo forestale (PRAF) 2012-2015.

 

 

                                                                favorevole           favorevole                            favorevole            contrario           contrario

                                                                                              con raccomandazioni          con condizioni                       con raccomandazioni

                                                               

                                                                                             

PARERE OBBLIGATORIO                                             ´                                                                                         

________________________________________________________________________________________________

 

OSSERVAZIONI FACOLTATIVE        

 

 

All’unanimità                                                                    X                                                                  

 

A maggioranza                                                                  

A maggioranza con motivazioni contrarie

di una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL)      

 

 

 

NOTE: Allegato parere

 

 

                                                                                                                            

D’ordine del Presidente

                                                                                                                                                                Cinzia Guerrini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Proposta di deliberazione n. 184: Piano regionale agricolo forestale (PRAF) 2012-2015.

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Seduta del 4 gennaio 2012

 

Visti

-        l’articolo 66 dello Statuto della Regione Toscana;

-        la legge regionale 21 marzo 2000, n. 36 (Nuova disciplina del Consiglio delle autonomie locali);

-        il regolamento interno del Consiglio regionale;

-        il regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali;

-        la proposta deliberazione n. 184: Piano regionale agricolo forestale (PRAF) 2012-2015;

 

Premesso che il PRAF:

-   è il documento programmatorio unitario che realizza le politiche economico agricole e di sviluppo rurale definite dal Programma regionale di sviluppo (PRS) e specificate nel Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF), assumendone le priorità, perseguendone gli obiettivi ed applicandone i criteri di intervento per il periodo di riferimento, nel rispetto degli indirizzi di politica agricola comunitaria e nazionale ed in linea con il criterio della gestione flessibile delle risorse finanziarie;

-   si raccorda con l’Atto d’Indirizzo pluriennale in materia di ricerca e innovazione (AIR 2011-2015) per un coordinamento complessivo dell’attività di ricerca svolta dalla Regione per il settore agricolo, forestale e agroalimentare;

-   si sviluppa attraverso l’integrazione del Piano agricolo regionale (PAR) con il Programma forestale regionale (PFR), il Piano per la pesca marittima e l’acquacoltura, il Piano per la pesca nelle acque interne ed il Piano faunistico venatorio;

-   si raccorda con gli strumenti di programmazione previsti dalla normativa comunitaria, in particolare con il programma di sviluppo rurale (PSR 2007 - 2013) che rappresenta il principale strumento comunitario di finanziamento degli interventi nel settore agricolo e forestale e più in generale in quello dello sviluppo rurale;

 

Rilevato che il PRAF è strutturato in una parte generale, trasversale a tutti i comparti, di riferimento per il quadro conoscitivo, l’analisi delle criticità e opportunità, l’individuazione degli obiettivi generali e specifici, e in cinque sezioni specifiche relative a: agricoltura e zootecnia (sezione A); pesca marittima e acquacoltura (sezione B); gestione faunistico – venatoria (sezione C); foreste (sezione D); pesca acque interne (sezione E);

 

Rilevato altresì che:

- per quanto concerne la “sezione agricoltura e zootecnia”, il PRAF è una evoluzione innovativa del Piano agricolo regionale, vigente fino al 31 dicembre 2011, che ha avuto come strategia di base l’integrazione di tipologie di intervento finanziario precedentemente disaggregate, a scapito del perseguimento di politiche organiche di settore, e l’individuazione dell’Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura (ARTEA) come l’unico organismo pagatore per i beneficiari finali che ha consentito di semplificare ed omogeneizzare le procedure e di ottenere i pagamenti in tempi molto rapidi;

- per quanto concerne la “sezione pesca marittima e acquacoltura”, il PRAF detta indirizzi alle province per l’approvazione dei piani provinciali e, proseguendo l’esperienza condotta negli anni precedenti, prevede azioni che risultano in linea con la strategia e gli obiettivi previsti dalla programmazione nazionale di settore e dal Piano strategico nazionale (PSN) che individua le linee d’intervento del Fondo europeo per la pesca (FEP) di cui al Reg. CE n.1198/2006, ed incentiva lo sviluppo di attività collaterali integrative del reddito proveniente dall’attività di pesca;

- per quanto concerne la “sezione gestione faunistico-venatoria”, il PRAF detta indirizzi alle province per l’approvazione dei piani faunistici provinciali; definisce gli obiettivi generali e le strategie di intervento per la gestione del territorio agricolo forestale destinato alla protezione delle fauna e alla caccia programmata; i criteri generali di sostenibilità nelle aree vocate alla presenza degli ungulati  e le modalità per il monitoraggio della fauna, per la prevenzione e per il risarcimento dei danni alle produzioni agricole arrecati dalla fauna selvatica. Nel  PRAF, inoltre, sono previste risorse per la realizzazione di progetti di valorizzazione del territorio, per l’incremento della fauna e per il ripristino degli equilibri naturali;

- per quanto concerne la “sezione foreste”, il PRAF riprende gli obiettivi strategici prioritari definiti dalle linee programmatiche della politica forestale comunitaria, nazionale e già perseguiti nella programmazione precedente. Definisce le modalità di attuazione delle azioni, svolte dagli enti titolari delle funzioni amministrative in materia forestale, relative ad ambiti operativi quali la prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi, la gestione e valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale, la difesa ed il miglioramento dei boschi, la realizzazione e manutenzione delle sistemazioni idraulico forestali a difesa del territorio.

Per la promozione della selvicoltura, le azioni trovano attuazione all’interno delle misure forestali del PSR 2007-2013 e, successivamente, nel nuovo strumento di programmazione comunitaria per lo sviluppo rurale;

- per quanto concerne la “sezione pesca acque interne”, il PRAF, per l’attuazione della l.r. 7/2005 (Gestione delle risorse ittiche e regolamentazione della pesca nelle acque interne), detta i criteri per la suddivisione in zone ittiche dei corpi idrici, per la realizzazione degli istituti previsti dalla legge; gli indirizzi per l'esercizio della pesca dilettantistica, sportiva e professionale e gli obiettivi, le tipologie degli interventi, le priorità, l’individuazione delle specie ittiche alloctone che necessitano di interventi di contenimento o riduzione;

 

Considerato che le finalità del PRAF possono essere ricondotte a tre obiettivi generali principali, in relazione dei quali sono stati individuati 19 obiettivi specifici, in linea con gli indirizzi di legislatura approvati nel PRS, con gli obiettivi della precedente programmazione regionale, con i documenti programmatici europei e con le leggi regionali di settore, come meglio specificato nella tabella seguente:

 

OBIETTIVO GENERALE

OBIETTIVO SPECIFICO

 

 

1. Migliorare la competitività del sistema agricolo, forestale, agroalimentare e del settore ittico mediante l’ammodernamento,l’innovazione e le politiche per le filiere e le infrastrutture

1.1 Promuovere le innovazioni, le sperimentazioni, i progetti pilota, la ricerca e il loro trasferimento

1.2 Sviluppare le filiere regionali

1.3 Migliorare e ammodernare le strutture e le infrastrutture aziendali e interaziendali

1.4 Difendere le colture agro-forestali e gli allevamenti dalle avversità e dalle calamità naturali

 

1.5 Promuovere i servizi alle imprese, le attività di consulenza aziendale, divulgazione, informazione ed animazione

1.6 Semplificazione amministrativa, informatizzazione e sostenibilità istituzionale

1.7 Favorire la diversificazione e la riconversione dei pescatori verso altre attività produttive esterne al settore della pesca

1.8 Rafforzare la filiera foresta – legno

1.9 Migliorare le condizioni socio - economiche degli addetti

 

 

 

 

 

2. Valorizzare gli usi sostenibili del territorio rurale e conservare la biodiversita agraria e forestale

2.1 Promuovere le innovazioni, le sperimentazioni, i progetti pilota, la ricerca e il loro trasferimento

2.2 Promuovere e valorizzare le tecniche ecologicamente compatibili e le produzioni OGM free

2.3 Migliorare, gestire e conservare il patrimonio genetico e la biodiversità vegetale e animale

2.4 Valorizzare e tutelare i prodotti e le attività produttive toscane

2.5 Contribuire all’attenuazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti

2.6 Migliorare la "governance" del sistema pesca

2.7 Tutelare l’ambiente

2.8 Promuovere l’uso sociale del bosco e delle attività

agricole

 

 

3. Valorizzare il patrimonio agricolo forestale regionale

3.1 Promuovere le innovazioni, le sperimentazioni, i progetti pilota, la ricerca e il loro trasferimento

3. 2 Valorizzare il patrimonio agricolo forestale regionale

 

Considerato che in base agli obiettivi specifici sono state delineate le linee di indirizzo per gli enti competenti (province, comunità montane, unioni dei comuni, agenzie regionali, soggetti terzi specializzati, così come indicato dalla l.r. 1/2006 in materia di agricoltura e di sviluppo rurale) e le misure finanziarie che concorrono al raggiungimento di uno o più obiettivi specifici;

 

Considerato, altresì che, per il quadriennio 2012/2015, le risorse attivabili sono stimate in una cifra complessiva pari a circa 138 milioni di euro a cui si devono aggiungere quelle comunitarie, statali e regionali inerenti il Fondo europeo pesca (FEP), pari ad euro 4.325.208 per gli anni 2012 e 2013, e le risorse di cofinanziamento regionale del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), pari ad euro 32.727.640 per gli anni 2012 e 2013, a cui si somma l’ulteriore quota FEASR di finanziamento comunitario e quella di cofinanziamento statale trasferite direttamente ad ARTEA, e che, pertanto, gli importi complessivi delle risorse pubbliche ammontano a circa 180 milioni di euro/anno per il 2012 e il 2013 e a 26 milioni di euro/anno per il 2014 ed il 2015, a cui si aggiungerà la nuova quota di finanziamento dei nuovi programmi europei;

 

Preso atto che annualmente la Giunta regionale, con propria deliberazione, definirà le modalità di attuazione delle linee programmatiche di intervento previste dal PRAF e che le risorse finanziarie saranno trasferite annualmente ad ARTEA, che assume il ruolo di “organismo pagatore del piano”;

 

Rilevato l’esito positivo del dibattito ai tavoli di concertazione istituzionale del 3 ottobre 2011 e di concertazione generale dell’11 ottobre 2011, in cui è emerso l’auspicio che le politiche agricole siano attuate in stretta interrelazione con l’implementazione paesaggistica del Piano di indirizzo territoriale (PIT) e con la pianificazione delle energie rinnovabili;

 

DELIBERA

 

di esprimere parere favorevole alla proposta di deliberazione n. 184: Piano regionale agricolo forestale (PRAF) 2012-2015 con le seguenti raccomandazioni:

-       le misure e gli interventi previsti dal piano possano essere finalizzati anche alla tutela del suolo e dell’ambiente;

-       siano previsti interventi di valorizzazione del sistema agricolo di qualità soprattutto con riferimento ai centri minori della Toscana.