P.d.d. n. 1101 –
Aggiornamento per l’anno 2004 del Piano integrato sociale regionale anni
2002-2004
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PARERE OBBLIGATORIO
Premesso che:
Il provvedimento in esame costituisce l’ultimo aggiornamento del Piano Integrato Sociale Regionale 2002-2004.
1. Si confermano per i piani
di zona gli obiettivi di intervento già indicati dal PISR, ovvero Politiche
familiari e sostegno dei diritti dei minori”, Sostegno ed autonomia alle persone
anziane”, “Sostegno ed autonomia alle persone con disabilità”, Interventi per
l’integrazione degli immigrati”, “Interventi socio riabilitativi e per
l’integrazione nel campo delle dipendenze”.
La quota del fondo sociale attribuita alle zone socio sanitarie per
programmi operativi e progetti continua ad essere ripartita secondo i criteri
previsti per l’aggiornamento PISR 2003.
Una somma di euro 2.650.000
è rivolta al finanziamento di Investimenti nel settore socio-educativo.
Le zone non sono tenute, diversamente dal passato, al rispetto di percentuali di spesa prefissate per ciascun obiettivo. Questi ultimi assumo maggiore elasticità essendo comunque ammesse azioni dedicate a particolari problematiche sociali correlate a face deboli presenti in alcune situazioni territoriali. Con atto della Giunta regionale potranno essere indicate apposite linee di indirizzo per la predisposizione dei progetti e dei programmi operativi relativi a ciascun settore.
2. A ciascuna zona è attribuita sul fondo indistinto
una quota per investimenti secondo i
parametri della tabella 6. E’ inoltre istituito un
fondo di solidarietà a favore dei Comuni con modeste capacità di spesa che si
trovino nell’obbligo di sostenere carichi economici imprevedibili anche sulla
base di disposizioni dell’autorità giudiziaria, e tali da porre in crisi gli
equilibri del proprio programma di bilancio.
3. L’aggiornamento 2004
promuove misure ed interventi che contrastino gli elementi di fragilità
familiari e individuali riservando un apposito sostegno ad interventi
riguardanti la casa, la qualità della vita dei nuclei familiari con figli
piccoli, gli anziani che vivono in solitudine.
Per le azioni di sostegno alla
famiglia (sostegno alla natalità, accesso alla prima casa, sostegno a
nuclei con particolari carichi e in condizione di disagio) è riservata la cifra
di euro 6.640.957
In relazione a questo budget, le modalità di assegnazione alle zone socio-sanitarie e la quota eventualmente riservata agli interventi in forma diretta, saranno definite con atto di indirizzo della Giunta regionale anche sulla base della concreta attuazione degli interventi previsti dall’aggiornamento 2003 del PISR per la natalità e l’accesso alla prima casa.
Viene inoltre istituito
presso Fidi Toscana S.p.A. un fondo destinato all’erogazione di prestiti
sociali, d’onore o a tassi estremamente ridotti a favore di famiglie bisognose,
al fine di contrastare fenomeni economici di usura e speculazione.
Sulla stessa falsariga, è
confermato il finanziamento degli interventi di contrasto all’esclusione
sociale e alla povertà.
4. Con la firma del nuovo accordo di programma “Piano Investimenti nel settore sociale” sottoscritto il15.4.04 è stato definito il quadro progettuale complessivo degli investimenti nel settore sociale approvato dalla Regione Toscana.
5. I programmi di iniziativa
regionale (PIR) fanno riferimento allo sviluppo delle reti di inclusione e protezione
sociale, alla valutazione e qualità degli interventi sociali, al sostegno delle
famiglie, all’integrazione sociosanitaria, all’attuazione della L.R. n.
31/2000, alla realizzazione degli obiettivi del “progetto giovani”.
Presenta un carattere innovativo il PIR “sostegno alle famiglie” sul quale è allocato il 40% dei fondi PIR e che potrà comprendere la sperimentazione di un fondo per l’erogazione di contributi per l’inclusione sociale a favore di famiglie che versino in condizioni di povertà e siano prive di ulteriori ammortizzatori sociali.
Considerato che la proposta in esame è stata oggetto di intesa Giunta regionale -
associazioni rappresentative degli enti locali in sede di concertazione
interistituzionale;
IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
1. esprime un parere
favorevole sulla P.d.d. n.1101;
2. formula nel contempo le seguenti raccomandazioni:
a) che le linee di indirizzo
elaborate dalla Giunta regionale ai fini della predisposizione dei progetti e
dei programmi operativi dei piani di zona siano chiaramente qualificate dal
testo in esame come indicazioni generali -ausilii tecnici, come tali in
suscettibili di invadere l’autonomia programmatico operativa delle zone.
Ove ciò non fosse, questa riserva funzionale in capo alla Regione non
apparirebbe giustificata, tanto più che i piani di zona sono soggetti ad una
fase di approvazione regionale, volta a verificarne la coerenza con gli
obiettivi e strategie del PISR.
b) A ciascuna zona è
attribuita sul fondo indistinto una quota per
investimenti secondo i parametri della tabella 6. Si raccomanda di
esplicitare i criteri di riparto di questi finanziamenti, posto che la
tabella in oggetto individua solo delle percentuali di riparto, come tali
discendenti dall’applicazione di predeterminati parametri.
c) I piani di zona devono contenere anche un Piano Territoriale di Contrasto della Povertà. Allo stesso tempo, ai Comuni capoluogo e ai Comuni con oltre 30.000 abitanti viene attribuita, per questa specifica finalità, una quota del fondo sociale di euro 5.000.000 di cui euro 3.000.000 per interventi di gestione ed euro 2.000.000 per investimenti.
Ciò posto, si invita a
chiarire se i comuni maggiori debbano qualificarsi o meno come comuni
capofila, impegnati per l’attuazione dell’intero sistema di iniziative previste
per la zona dai piani di contrasto della povertà.