Proposta di legge n. 115 “Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Regione Toscana”.

 

 

PARERE OBBLIGATORIO               

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

 

Visti in primo luogo:

- l’articolo 123, quarto comma, della Costituzione;

- l’articolo 66 dello Statuto regionale;

- la legge regionale 21 marzo 2000, n. 36 (Nuova disciplina del Consiglio delle Autonomie locali);

- il regolamento interno del Consiglio regionale;

- il regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali;

- il d.lgs. 31 marzo1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59) (capi III° e IV°);

 

Visto, in secondo luogo,  l’atto oggetto del parere;

 

Rilevato che l’atto in esame è caratterizzato da una impostazione programmatica piuttosto che normativa con obiettivi e finalità già presenti in altri atti regionali;

 

Atteso che tale proposta di legge è finalizzata in particolare a promuovere la competitività del sistema produttivo toscano, caratterizzato dalla forte presenza di piccole/medie imprese, e al recupero di quote di mercato, nazionale e internazionale, che negli ultimi anni hanno subito una contrazione a causa del processo di industrializzazione di nuovi paesi  in grado di produrre a costi molto inferiori a quelli dell’area euro/dollaro;

 

Atteso che la proposta prevede il perseguimento dell’obiettivo mediante l’individuazione di precisi ambiti di intervento della politica industriale regionale da delimitare attraverso appositi strumenti e procedure da definire in raccordo con gli enti locali e le associazioni di categoria;

 

Atteso che sono previste disposizioni di semplificazione amministrativa;

 

Rilevato che l’atto in esame introduce la figura del “distretto funzionale”, inteso come libera aggregazione di imprese che, all’interno dei tradizionali distretti territoriali, cooperano in modo intersettoriale; 

 

Considerata concettualmente incongrua la definizione di “distretto funzionale“ riferita ad un  gruppo di imprese collegate fra loro su base volontaria, non essendovi in ciò alcun elemento caratterizzante la conformazione distrettuale così come definita dalla letteratura economica e dal diritto

 

D E L I B E R A

 

1)      di esprimere parere favorevole sulla proposta di legge n. 115  “Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Regione Toscana”;

2)      di formulare, a titolo collaborativo, le seguenti raccomandazioni:

a)      modificare l’articolo 4 eliminando la dizione “distretto funzionale” e sostituendola con quella più chiara e pertinente di “associazione volontaria di imprese”;

b)      raccordare la proposta in esame con gli strumenti della programmazione regionale trovando forme e modalità di coordinamento nell’ambito del Piano regionale di sviluppo, del Piano di indirizzo territoriale e relativi programmi attuativi;

c)      prevedere che la dichiarazione sostitutiva del procedimento amministrativo prevista dall’articolo 5, comma 1, attesti anche la conformità allo strumento urbanistico del comune interessato dall’iniziativa;

d)      prevedere un congruo termine per consentire agli enti locali l’adeguamento dei propri regolamenti alle previsioni dello stesso articolo 5;

e)      prevedere che i termini di cui all’articolo 6 non si discostino da quelli prescritti dalla normativa vigente in materia di avvio e conclusione del procedimento amministrativo;

f)        specificare le previsioni di spesa e le fonti annuali di copertura.