PDL 146 “Bilancio di previsione per l’esercizio 2007 e bilancio
pluriennale 2007-
-
-il Regolamento interno del Consiglio regionale;
-il Regolamento interno del Consiglio delle
Autonomie locali;
-
-che il bilancio 2007 presenta un fondamentale
tratto innovativo, rappresentato dal PRS 2006/2010 che, unitamente al DPEF che ne è la declinazione annuale, contiene le scelte prioritarie
sotto il profilo dei contenuti, dettagliate dai programmi integrati regionali (P.I.R.), che vengono poi tradotte sul piano contabile
proprio dal bilancio;
-che, in aggiunta a ciò, il PRS 2006/2010 ha per la prima volta assunto anche il ruolo di strumento di
indirizzo sull’utilizzo delle risorse finanziarie, che si trovano indicate,
ancorché con valenza previsionale, all’interno dei P.I.R.;
Considerato in
primo luogo
-che la manovra di bilancio
> sul fronte delle entrate nella misura del 40%;
> sul fronte delle uscite nella misura del 60%,
attraverso una riduzione delle spese di funzionamento della macchina regionale
ed uno scorrimento di alcuni PIR, imputandone la
relativa spesa al 2008;
-che, sul fronte delle entrate, spicchi in
particolar modo la scelta di intervenire sulle aliquote dell’IRAP, considerando
tale manovra come la più idonea a garantire un’equa distribuzione del carico
fiscale aggiuntivo tra famiglie ed imprese, avendo riguardo comunque
a riservare una particolare attenzione al settore manifatturiero, in coerenza
del resto con le previsioni del PRS,
aumentando quindi le aliquote per banche, assicurazioni, intermediari
finanziari, autostrade, telecomunicazioni, raffinerie;
-che, sul fronte della spesa, oltre alle già citate scelte relative
al contenimento della spesa corrente tendenziale ed alla rimodulazione della spesa
prevista per alcuni P.I.R. (le cui azioni prendono
avvio nella parte finale del 2007 e si rimandano all’esercizio successivo),
vada evidenziata l’imputazione alla quota del fondo sanitario regionale
destinato alle aziende sanitarie degli oneri direttamente sostenuti dalla
Regione per la gestione del sistema sanitario (oneri finanziari per
indebitamento pregresso, investimenti di edilizia ospedaliera, rinnovo
attrezzature etc.);
Considerato in
terzo luogo
-che, per ciò che riguarda le risorse quantificate
dal DPEF 2007 e classificate come libere, cioè non
riconducibili ai P.I.R., si segnali il finanziamento
di interventi in settori rilevanti, tra cui sono da ricomprendere
alcuni trasferimenti agli enti locali;
Considerato in quarto luogo
-che,
con riferimento al bilancio pluriennale 2007-2009, vada
ancor più messo in evidenza il richiamato legame tra il PRS 2006/2010ed il
bilancio pluriennale stesso, essendo da ricordare che, per ciò che riguarda la
spesa relativa ai P.I.R., nelle annualità 2008 e 2009,
è stata operata una distinzione tra il bilancio pluriennale a legislazione
vigente e il bilancio pluriennale programmatico, con l’avvertenza che è in
questo secondo che le risorse regionali previste dai P.I.R.
su ciascuna annualità sono allineate a quelle che compongono il dato
complessivo del fabbisogno 2007/2010 già riportato nel PRS;
-che la presente proposta di bilancio di previsione si inquadra in una ormai stabile situazione di scarsità delle risorse a disposizione di Regioni ed Enti locali, derivante dalla crescente diminuzione delle risorse rese disponibili dallo Stato, che, in base alle notizie sui contenuti della prossima legge finanziaria dello Stato, è destinata ad essere riconfermata;
-che
-che, ancorché le anticipazioni sulla prossima finanziaria dello Stato riferiscano del venir meno del blocco per Regioni ed Enti locali di stabilire addizionali sull’IRPEF e sull’IRAP, nell’intento di sperimentare, anche sul difficile terreno fiscale, una forma di governance che armonizzi gli interventi dei diversi soggetti istituzionali, evitando le duplicazioni dei provvedimenti, la manovra regionale sulle entrate fiscali non riguarderà l’IRPEF, su cui dovranno presumibilmente intervenire i comuni con apposite addizionali;
-che i
contenuti della manovra di bilancio sono stati oggetto di un intenso confronto
tra
-che, in particolare, con riferimento alla seduta conclusiva del 30 ottobre, nella quale si è conclusa la concertazione sulle linee del bilancio, accanto ad una posizione di massima favorevole alla proposta di legge in questione manifestata dalle associazioni degli enti locali, le stesse hanno condizionato il loro atteggiamento positivo all’impegno della Giunta regionale di riaprire il confronto sulle risorse finanziare da destinare ad alcuni importanti temi indicati dalle stesse associazioni, in occasione della prima variazione di bilancio da approvare nel corso del prossimo anno 2007;
-che, in particolare, i temi sui quali è stato richiesto alla Giunta Regionale di riaprire il confronto con gli enti locali nei termini anzi detti sono:
1)
l’emergenza abitativa, con riferimento alla definizione dei parametri per la
concessione dei contributi affitti alle famiglie disagiate;
2) la previsione di risorse finanziarie adeguate per
le gestioni associate e per i piccoli comuni;
3)
l’incremento delle risorse per la viabilità di competenza provinciale e per la
difesa del suolo;
4)
l’incremento delle risorse per le spese di funzionamento a favore delle
Comunità montane, anche in relazione ai nuovi
territori classificati territori montani;
5) lo stanziamento della somma prevista dal PRAA per
le verifiche sismiche, in particolare per gli edifici pubblici e scolastici;
6)
la eventuale integrazione delle risorse destinate all’edilizia
scolastica;
Vista
-la
nota in data 13 novembre 2006 del Presidente dell’UNCEM, con la quale si chiede
che
IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE
LOCALI :
1)esprime parere
favorevole sulla PDL 146,
facendo proprie le indicazioni venute dalle associazioni degli enti locali
nella seduta conclusiva della concertazione interistituzionale del 30 ottobre
2)formula al contempo la seguente raccomandazione : “che sia recepita la richiesta contenuta nella nota del Presidente dell’UNCEM di cui all’ultimo capoverso della premessa”;
3)decide di indirizzare al Presidente della Giunta Regionale un’apposita risoluzione che recepisca e rilanci le indicazioni delle associazioni degli enti locali di cui al punto 1), come in premessa riportate.