P.d.D. n. 307 " L. 431/98 Determinazioni relative allo stanziamento 1999 e criteri per la ripartizione dello stanziamento 2000 della quota del Fondo nazionale ex art.11"

PARERE OBBLIGATORIO


1. Si rileva che la ripartizione ed erogazione delle risorse a consuntivo rischia di danneggiare i Comuni chiamati a fronteggiare con urgenza situazioni di grave disagio.
Si propone a tal fine la seguente modifica del punto 4) del dispositivo:
"Al fine di consentire l'immediata erogazione dei contributi ed integrazione dei canoni di
locazione relativi all'anno 2001 è immediatamente trasferito ai Comuni che abbiano
approvato e trasmesso le graduatorie relative all'anno 2000 entro il 31.1.2001 il 50% del-
le risorse relative all'anno 2001, calcolate sulla base delle necessità emerse nell'anno 2000
ed evidenziate nell'allegato 1).
Entro 10 gg. dall'approvazione delle graduatorie i Comuni provvederanno alla liquidazione
dei contributi ed alla loro trasmissione agli uffici regionali competenti.
Il rimanente 50% delle risorse sarà trasferito ai Comuni entro il 30.7.2001.
I Comuni sono tenuti a presentare il rendiconto dei fondi trasferiti entro il 30.10.2001, al
fine di consentire alla Regione l'eventuale recupero delle risorse non utilizzate e la coper-
tura delle situazioni di sofferenza".
Si sottolinea che l'accoglimento di questa osservazione, oltre a consentire l'erogazione dei contributi in tempi più brevi rispetto alla proposta in oggetto (considerato che siamo già in ritardo), premierebbe quelle amministrazioni Comunali che si sono dimostrate efficienti nella gestione dei fondi dell'anno 2000 e sarebbe uno stimolo efficace per le altre.

2. Considerato che la ripartizione dei fondi dell'anno 2000 è avvenuta su base demografica, si richiede di valutare se per l'anno 2001 non debba essere invece assunto il criterio del numero di domande presenti nelle graduatorie e della percentuale delle domande insoddisfatte in relazione alla popolazione.

3. In relazione ai precedenti punti, si richiede altresì di ponderare le situazioni difformi presenti tra i Comuni che hanno effettivamente chiuso i propri bandi a febbraio e quelli che hanno emesso bandi aperti raccogliendo in tal modo un numero di domande molto superiore. L'eventuale ripartizione dei fondi in base alle domande inevase presuppone una uguaglianza di procedure tra i diversi comuni.

 

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