P.d.L. 208 "Bilancio di previsione
per l'esercizio 2003 e bilancio pluriennale 2003-2005".
PARERE
OBBLIGATORIO
Premesso
-che con la proposta di legge 208 la Regione Toscana informa per
la prima volta il proprio bilancio di previsione 2003, nonché
quello pluriennale 2003-2005, alle nuove regole contabili introdotte
dalla L.R. 36/2001, intervenuta a seguito della legge di delega
al Governo per il riordino della materia della contabilità
regionale e dell'esercizio della suddetta delega avvenuto con l'emanazione
del D.Lgs. 76/2000 recante principi fondamentali e norme di coordinamento
in materia di bilancio e contabilità delle regioni;
-che
per quanto concerne l'impostazione del bilancio di previsione 2003,
sia sul versante delle entrate che su quello delle spese, ne va
rilevata la stretta consequenzialità rispetto alle scelte
operate dal D.P.E.F 2003, che possono essere così richiamate:
a)sul versante dell'entrata: l'invarianza della pressione fiscale;
la conferma per il 2003 delle agevolazioni fiscali a favore -tra
l'altro- delle imprese operanti nei Comuni totalmente montani; l'estensione
delle agevolazioni fiscali ora citate alle zone montane dei Comuni
parzialmente montani compresi nelle Comunità Montane;
b)sul versante della destinazione delle spese: il contenimento della
spesa sanitaria; priorità della spesa d'investimento; contenimento
della spesa corrente;
-che
in relazione all'impostazione del bilancio pluriennale 2003-2005,
vanno messi in evidenza i seguenti due distinti aspetti:
c)con riferimento alla parte del bilancio pluriennale c.d. "a
legislazione vigente" risulta assorbente di ogni altra eventuale
considerazione quella che lo stesso non possa per definizione discostarsi
in maniera significativa dal bilancio di previsione 2003;
d)con riferimento alla parte del bilancio pluriennale c.d. "programmatico"
invece, la circostanza che al suo interno trovino collocazione poste
finanziarie non necessariamente certe, ma che ad esempio si riferiscono
a trasferimenti rivendicati (ma non ancora ottenuti) dalle Regioni
nei confronti dello Stato, ne rende più evidenti i legami
con le scelte operate in sede di DPEF 2003, similmente a quanto
osservato a proposito del bilancio di previsione 2003;
Considerato
-che il tavolo di concertazione interistituzionale di cui al protocollo
d'intesa sottoscritto l'11 settembre 2002 dal Presidente della Regione,
dal Presidente del Consiglio delle Autonomie locali e dai rappresentanti
delle associazioni degli Enti locali della Toscana, nelle sedute
del 7 ottobre e del 21 ottobre 2002 ha esaminato "le linee
d'impostazione del bilancio 2003" e che in tale sede, in riferimento
ai documenti contenenti le linee del bilancio regionale ed alle
comunicazioni in proposito fatte dall'assessore regionale competente,
si è potuto registrare:
e)da un lato il parere positivo dell'ANCI sulla base dell'impegno
assunto da parte della Giunta regionale di valutare gli effetti
della legge finanziaria 2003 sul complessivo sistema contabile della
Regione e degli enti locali della Toscana, valutando anche le eventuali
conseguenti modifiche da apportare al bilancio regionale;
f)dall'altro lato il parere positivo dell'UNCEM, a condizione di
una maggiore attenzione all'esigenze finanziarie dei Comuni montani
(mediante l'incremento dei fondi per la forestazione e per la montagna),
tenendo anche conto dello specifico obbiettivo (condiviso con l'ANCI)
di valorizzare i piccoli Comuni;
-che
nella proposta di programma di lavoro comune Regione-Enti locali
per l'attuazione in Toscana del nuovo Titolo V della Costituzione
ed in particolare nel paragrafo relativo alla finanza locale (cfr.
capitolo III par.e), veniva sottolineata l'esigenza di individuare
alcuni obbiettivi immediati da riferire già al bilancio 2003,
in particolare in materia di servizi sociali e di interventi per
le aree montane;
-che
la proposta di bilancio di previsione 2003 conferma le poste e i
finanziamenti dello scorso anno sul versante delle competenze riguardanti
le materie assegnate agli enti locali ed i settori d'investimento
che maggiormente interessano agli enti locali;
-che
con la proposta di bilancio in esame la Regione ha confermato gli
stanziamenti propri, relativamente ad alcune competenze trasferite
dallo Stato, ma rispetto alle quali non sono stati erogati i corrispondenti
finanziamenti statali ( il riferimento è in particolare alla
competenza per la gestione del settore degli invalidi civili e a
quella relativa al demanio marittimo);
-che,
conformemente alle richieste di ANCI ed UNCEM, è stato raddoppiato,
rispetto allo scorso anno, il finanziamento della LR 40/2001 (Disposizioni
in materia di riordino territoriale e di incentivazione delle forme
associative di Comuni).
IL
CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
1)Esprime
parere favorevole sulla PDL 208 "Bilancio di previsione per
l'esercizio 2003 e bilancio pluriennale 2003-2005";
2)Formula
altresì a titolo collaborativo le seguenti raccomandazioni:
2.1) che il Consiglio regionale consideri l'opportunità di
valutare le ricadute della legge finanziaria dello Stato sul complessivo
sistema della finanza regionale e degli enti locali, valutando anche
le eventuali conseguenti modifiche da apportare al bilancio regionale,
finalizzandole in particolare ai seguenti obbiettivi: potenziamento
dell'edilizia scolastica e della politica della casa (con una specifica
attenzione al tema delle agevolazioni per gli affitti a favore delle
famiglie disagiate) e più in generale dell'insieme delle
politiche riguardanti i servizi sociali ;
2.2) che il Consiglio regionale consideri l'opportunità di
garantire una maggiore attenzione per i Comuni montani, mediante
l'incremento dei fondi per la forestazione e per la montagna, fino
a prevedere una sorta di tassa di scopo per la montagna;
2.3) che il Consiglio regionale consideri l'opportunità di
perseguire, anche attraverso appositi stanziamenti di bilancio,
lo specifico obbiettivo della valorizzazione dei piccoli Comuni;
2.4) che il Consiglio regionale consideri l'opportunità di
dare un riscontro, già nel bilancio 2003, al nuovo assetto
delle competenze disegnato dal Titolo V Cost.
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