Proposta di Legge n. 232

Riordino istituzionale in materia di usi civici

 

 

PARERE OBBLIGATORIO

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

               

 

Visti in primo luogo

- l’art. 66 dello Statuto regionale;

- la LR 36/2000 recante “Nuova disciplina del Consiglio delle Autonomie locali”;

- il Regolamento interno del Consiglio regionale;

- il Regolamento interno del Consiglio delle Autonomie locali;

 

Visti in secondo luogo

- la Proposta di Legge n. 232 di cui in oggetto;

 

Rilevato in primo luogo

La presente proposta di legge costituisce un riordino della disciplina degli usi civici della Toscana che interessa circa 30.000 ettari, sia di demanio pubblico che di aree private e coinvolge un centinaio di amministrazioni comunali, oltre a 27 associazioni di tutela dei beni di usi civico (cosiddette “asbuc”).

Si prevede la trasformazione delle ASBUC in fondazioni di diritto privato  e qualora, entro un anno dall’entrata in vigore della legge i comitati non abbiano richiesto il riconoscimento della personalità giuridica come fondazione o in caso di diniego del riconoscimento stesso le ASBUC sono dichiarate estinte con deliberazione della Giunta regionale ed il relativo trasferimento della gestione dei beni di uso civico alle amministrazioni comunali competenti per territorio.

Tutte le funzioni amministrative in materia di  usi civici, vengono conferite alle amministrazioni provinciali, che le esercitano previo parere del Comune territorialmente competente. Si prevede altresì che la Regione trasferisca alle amministrazioni provinciali le risorse finanziarie per l’esercizio delle funzioni.

 

Considerato

Che sulla Proposta di Legge in oggetto, si è svolta una positiva sessione di concertazione nella seduta del Tavolo di concertazione interistituzionale del 15 ottobre 2007 e che sono state effettuate le modifiche al testo a seguito di osservazioni avanzate da ANCI.

 

DELIBERA

 

Di esprimere parere favorevole sulla Proposta di Legge n. 232 in oggetto.