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IL
CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
-la LR 36/2000 recante “Nuova disciplina del
Consiglio delle Autonomie locali”;
-il Regolamento interno del Consiglio regionale;
-il Regolamento interno del Consiglio delle
Autonomie locali;
-la PDD 304 in oggetto;
-che
con la PDD 304 in oggetto si propone l’approvazione del nuovo programma
forestale regionale, che costituisce un atto di programmazione di notevole
importanza, in primo luogo sotto il profilo istituzionale, in quanto concerne
funzioni fondamentali delle Province e delle Comunità Montane; in secondo luogo
per le implicazioni che riveste sotto il profilo della difesa del suolo, della
tutela ambientale e della politica paesaggistica delle aree montane; in terzo
luogo infine per la particolare natura
del Programma forestale come strumento gestionale per l’attivazione delle
risorse in esso previste, che condizionano la realizzazione degli interventi a
tutela dei boschi;
-che al
contempo non va sottaciuto il ruolo del PFR come volano per lo sviluppo
economico delle aree in questione e più in generale dei territori rurali;
Considerato in primo luogo
-che,
punti di riferimento fondamentali per l’inquadramento giuridico del PFR sono:
>la
L.R. 49/99 (Norme in materia di programmazione) e successive modifiche ed
integrazioni, che all’art. 10 dispone che le strategie d’intervento individuate
dal PRS e specificate dal DPEF siano attuate mediante piani pluriennali di
settore recanti obbiettivi, finalità e tipologie d’intervento ed il quadro
delle risorse all’uopo attivabili;
>la
L.R. 39/2000 (Legge forestale della Toscana), che individua nel PFR il piano
pluriennale di settore e, all’art. 4,
ne definisce i contenuti e gli assegna il compito di definire le linee di sviluppo e di tutela del
patrimonio forestale regionale;
Considerato in secondo luogo
-che
l’oggettiva importanza del PFR è, tra l’altro, testimoniata dai seguenti
elementi:
>l’entità
della superficie boscata, che copre circa la metà del territorio regionale;
>il
fatto che la filiera del legno occupa circa 13.000 aziende di trasformazione e
oltre 40.000 addetti;
>l’incidenza
della proprietà pubblica del patrimonio forestale (circa il 15% del totale);
>la
valenza paesaggistica del patrimonio boschivo con la conseguente ricaduta sulle
attività turistiche e ricreative.
Considerato in terzo luogo
-che,
sotto il profilo dei contenuti, sono da porre in risalto i seguenti macro
obbiettivi del PFR:
1)la
promozione e l’indirizzo dell’attività selvicolturale;
2)la
promozione dello sviluppo della filiera dei prodotti legnosi e non legnosi del
bosco;
3)la
tutela e la promozione del patrimonio agricolo forestale della Regione;
4)la
realizzazione di interventi di sistemazione idraulico forestali;
5)la
realizzazione di interventi per la prevenzione e la lotta agli incendi
boschivi;
6)la
promozione e lo sviluppo della qualificazione e dell’aggiornamento
professionale nel settore forestale.
Considerato in quarto luogo
-che,con
riferimento al quadro istituzionale all’interno del quale è data attuazione al
PFR, va rimarcato che essa vede quali attori principali gli enti locali,
nell’esercizio delle competenze loro affidate dalla LR 39/2000, ai quali compete
la redazione di un nuovo strumento attuativo introdotto dal PFR 2007/2011 e
cioè il p.a.i.f. (piano annuale di attuazione degli interventi forestali), che
contiene l’elenco degli interventi da realizzare integrati dai quadri
finanziari previsionali, che vengono finanziati dopo la verifica della loro
coerenza con le previsioni della LR 39/2000 e del PF;
-che
gli interventi che faranno parte dei p.a.i.f. si articolano in particolare in:
>interventi
a carattere ordinario in amministrazione diretta;
>interventi
a carattere straordinario in affidamento;
>interventi
strutturali finalizzati alla valorizzazione del patrimonio agricolo forestale
regionale (demanio regionale);
-interventi
urgenti.
Considerato in quinto luogo
-che
l’atto è stato esaminato in varie sedute del Tavolo di Concertazione
istituzionale istituito presso la Presidenza della Giunta Regionale ed il
proficuo confronto finale che su di esso si è realizzato ha avuto luogo il 23
ottobre;
-che
vanno segnalati i seguenti due elementi più salienti emersi nel corso della
concertazione istituzionale:
a)il
primo dato dal generale giudizio positivo manifestato sull’insieme del
provvedimento;
b)il
secondo dato dalla richiesta fatta dall’ UNCEM
affinché sia maggiormente esplicitato e rafforzato il raccordo tra il
PFR ed il PRAA e viceversa (cfr. pag. 75 p.3.3 del PFR);
Preso atto
-che con una nota del 13 novembre 2006 prot. 453 dell’UNCEM
Toscana, indirizzata all’assessore regionale al Bilancio e per conoscenza, tra
gli altri, al Presidente del Consiglio delle Autonomie locali, si richiede che
nel Bilancio 2007 sia mantenuto il volume delle risorse (32 milioni di EURO) da
destinare all’annualità 2007 del
Programma forestale, in coerenza con il confronto avvenuto in sede di
concertazione istituzionale e generale;
DELIBERA
1)
di
esprimere parere favorevole sulla
PDD 304, alla seguente condizione:
“che, tenuto conto della
condivisa richiesta contenuta nella nota dell’UNCEM del 13.11.06, sia promosso
un incontro nel quale venga spiegata la ragione della riduzione dello
stanziamento di EURO 32 milioni per l’annualità 2007 del Programma
forestale”.
2)
di
formulare, a titolo collaborativo, la seguente raccomandazione:
“che sia recepita la richiesta dell’UNCEM riportata
sub b) nel Considerato in quinto luogo
della premessa”.