Firenze,  15 dicembre 2010

 

 

-   Al Presidente del Consiglio regionale

Prot. n.   16844/2.6                                                                                              -   Al Presidente della Commissione 1

                                                                                                                                                                                                           

e p. c.      -   Al Presidente della Giunta regionale

-   All’Assessore proponente

-   Al Dirigente responsabile

                                                                                                                              -   Al Segretario generale del Consiglio regionale

                                                                                                                              -   Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica                                                                                                                                    

                                                                                                                                   e  istituzionale

 

                                                                                                                                   

 

 

Seduta del  13 dicembre 2010

 

“Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2011 e pluriennale 2011/2013”.

 

 

 

 

                                                                favorevole           favorevole                            favorevole            contrario           contrario

                                                                                              con raccomandazioni          con condizioni                       con raccomandazioni

                                                               

                                                                                             

PARERE OBBLIGATORIO                 X                                                                                                                     

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OSSERVAZIONI FACOLTATIVE        

 

 

All’unanimità                                                                   

 

A maggioranza                                                                  X

A maggioranza con motivazioni contrarie

di una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL)      

 

 

 

NOTE: Allegato parere si astengono Arrighi Consuelo, Bologna Dino, Lepri Tiziano e Dionori Fabio

 

 

                                                                                                                            

D’ordine del Presidente

                                                                                                                                                                Liliana Fiorini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Proposta di legge n. 36 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2011 e pluriennale 2011/2013”.

 

 

PARERE OBBLIGATORIO

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Seduta del 13 dicembre 2010

 

 

Visti

-       l’art. 66 dello Statuto regionale;

-       la L.R. 36/2000 recante “Nuova disciplina del Consiglio delle autonomie locali”;

-       il Regolamento interno del Consiglio regionale;

-       il Regolamento interno del Consiglio delle autonomie locali;

 

Preso atto

che il Governo con il decreto legge 78, convertito con legge 122 del 30 luglio 2010, dispone la riduzione dei trasferimenti erariali relativi all’insieme delle Regioni a statuto ordinario per 4 miliardi di euro sul 2011 e per 4,5 miliardi di euro sul 2012 e successivi;

 

che per la Regione Toscana tale riduzione è stimata in 320 milioni di euro per il 2011 ed in 360 milioni di euro dal 2012 in avanti;

 

Considerato

che l’applicazione della manovra determina di fatto l’azzeramento delle risorse ex-Bassanini compromettendo l’esercizio delle funzioni fondamentali in materia di trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, di viabilità, di ambiente, di incentivi alle imprese, mercato del lavoro, agricoltura, protezione civile, funzioni che la Regione ha delegato alle Province e ai Comuni;

 

che allo stato attuale non è prefigurabile un recupero di tali tagli attraverso una manovra sulle entrate poiché i margini su questo fronte dipenderanno dai tempi e dai modi con cui saranno definiti i decreti legislativi sul federalismo fiscale;

 

che ad oggi l’autonomia tributaria della Regione è quindi priva di possibilità di espressione dal momento che la facoltà delle Regioni di aumentare le aliquote dei propri tributi e delle addizionali a tributi statali è sospesa fino a quando non saranno definiti da parte dello Stato i principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;

 

che le uniche entrate suscettibili di incremento sono quelle derivanti dalla lotta all’evasione, attraverso un ulteriore potenziamento degli strumenti a disposizione, ma che le risorse così recuperabili non costituiscono tuttavia reale entrata aggiuntiva in quanto necessarie a compensare le riduzioni del gettito ordinario dei tributi regionali legate alla riduzione del PIL;

 

che, in modo speculare rispetto al taglio dei trasferimenti erariali, il provvedimento del Governo prevede anche un abbattimento dei tetti di spesa relativi al patto di stabilità interno penalizzando soprattutto la spesa di investimento;

 

che l’insieme delle riduzioni effettuate sulla spesa di funzionamento non consentono di raggiungere l’equilibrio di bilancio e sono stati, pertanto, individuati ulteriori risparmi attraverso una verifica dettagliata nelle singole voci di spesa destinate alle politiche regionali;

 

che per quanto riguarda la spesa di investimento le risorse che saranno disponibili per l’anno 2011 comprendono circa 350-400 milioni di euro di risorse relative ai programmi comunitari e al programma nazionale del FAS;

 

che a queste si aggiungeranno risorse per gli investimenti finanziati dalla Regione per altri 400-450 milioni di euro circa, di cui 100 destinati agli investimenti in sanità;

 

che tali fondi, anche attraverso un’eventuale revisione dei programmi già approvati dallo Stato e dall’Unione europea, potranno essere finalizzati verso le priorità individuate dal Programma di governo (viabilità, materiale rotabile, ammodernamento delle strutture sanitarie), che saranno specificate nel PRS 2011/2015 in corso di elaborazione;

 

che in un contesto caratterizzato dalla scarsità di risorse finanziarie e da una serie di limitazioni alla effettiva capacità di spesa imposte dal patto di stabilità interno, appare decisivo sviluppare una capacità di selezione di singoli progetti di investimento ed arrivare alla costruzione del bilancio attraverso il finanziamento di quegli interventi che esprimano le priorità politico-programmatiche definite dalla Giunta;

 

che è altresì decisivo, nel corso della gestione, tenere sotto stretto monitoraggio lo stato di avanzamento degli investimenti in modo da proporre eventuali riprogrammazioni della spesa ed allocare diversamente le risorse finanziarie impiegate;

 

che la sanità è stata interessata dalla manovra finanziaria del Governo con un impatto di riduzione sul Fondo pari a 35 miliardi di euro per il 2010 e 40 miliardi di euro per il 2011, cui si aggiunge la riduzione della quota statale sul fondo per la non autosufficienza pari a circa 27 miliardi di euro già dal 2011;

 

che, anche al fine di favorire il raggiungimento di tali risultati, in sintonia con gli obiettivi di snellimento dei costi di funzionamento complessivamente perseguiti, la Giunta ritiene opportuno impegnare anche le Aziende sanitarie al rispetto del blocco di assunzione del personale amministrativo, ovvero alla riassunzione di un numero pari a 2 su 10 cessati, alla riduzione del 10 per cento delle spese generali di funzionamento degli enti, nonché alla presentazione di un piano occupazionale per la garanzia delle assunzioni necessarie a mantenere i livelli essenziali di assistenza;

 

che in relazione alle specificità del settore e alla rilevanza in esso della formazione, si ritiene di mantenere indenne la Sanità da tagli disposti dalla manovra in materia di formazione;

 

che vi è l’impegno da parte della Giunta di mantenere gli investimenti in sanità in una misura di 100 milioni di euro al netto del patto di stabilità;

 

che il Fondo della non autosufficienza sarà ricostruito per il 2011 con i residui del 2010 del FSN pari a 27 milioni di euro, con i residui del Fondo regionale pari a 10 miliardi di euro con una quota di competenza 2011 regionale pari a 23 milioni di euro;

 

che per quanto riguarda il FSR si prevede di stanziare una quota pari a 20 milioni di euro;

 

che per la parte delle entrate si intende operare al rafforzamento del patto anti-evasione con gli enti locali  in modo da individuare modalità e strumenti per fare della Toscana un modello di riferimento nazionale;

 

che con gli enti locali e le parti sociali la Regione intende condividere un nuovo strumento di accesso e di verifica che, superando le attuali incongruità dell’ISEE, garantisca maggior equità nella fruizione dei servizi sulla base della effettiva capacità reddituale del singolo cittadino e della famiglia e consenta di ridefinire parametri e criteri di contribuzione;

 

che negli ultimi anni la Regione Toscana ha dato concretezza all’impegno di contrasto all’evasione fiscale e che i risultati sui gettiti dei maggiori tributi regionali sono già evidenti, segnando una crescita continua della quota derivante da attività di controllo: 110 milioni di euro complessivi nel 2009, che assumono una rilevanza essenziale nell’equilibrio di bilancio;

 

che tuttavia l’aumento evidenziato è interamente assorbito dalla minore crescita del gettito tributario derivante dalle riscossioni ordinarie, quale effetto negativo della crisi economica;

 

che pertanto proseguire e rafforzare nelle azioni di contrasto all’evasione fiscale- non solo come ente Regione ma come sistema territoriale regionale - è cruciale nella prospettiva federalista;

 

che realizzare adesso l’infrastruttura regionale per il contrasto all’evasione significa far guadagnare alla Toscana un notevole vantaggio competitivo, ponendo le premesse per mantenere sul territorio ulteriori risorse tributarie recuperate dall’evasione fiscale, anche a valere su tributi adesso solo statali, come l’IVA e l’IRPEF;

 

che rafforzare la strategia di sistema nella lotta all’evasione, assume anche la funzione di accrescere la consapevolezza da parte di tutte le amministrazione locali che gli indicatori di misurazione della capacità di recupero fiscale nel proprio territorio diverranno un parametro di valutazione nelle assegnazioni di fondi, probabilmente anche nei nuovi fondi di perequazione che verranno disciplinati nei decreti attuativi del federalismo fiscale;

 

che già dal 2011 la Regione intende intraprendere una serie di iniziative e di attività finalizzate a rafforzare l’attività di recupero dell’evasione, in particolare per quanto riguarda:

la tassa automobilistica attraverso il potenziamento dei canali di comunicazione verso i contribuenti in relazione alle scadenze di pagamento del bollo auto, la riduzione selettiva delle procedure di riscossione coattiva e l’attivazione di un controllo incrociato in collaborazione con l’INPS dei dati inerenti soggetti diversamente abili ai quali è stata riconosciuta l’esenzione;

il recupero delle partite scartate nel processo di iscrizione a ruolo;

la riscossione coattiva per la totalità dei tributi regionali, promuovendo specifici accordi con Equitalia per la riduzione dei tempi di notifica delle cartelle e delle procedure esecutive rispetto ai termini ordinari disciplinati dalla legge statale e per il recupero crediti iscritti a ruolo relativi ad annualità precedenti;

la riduzione dei termini di accertamento degli inadempimenti totali e/o parziali;

la realizzazione di patti territoriali anti evasione, sviluppando con i principali soggetti istituzionali un’azione integrata e coordinata di contrasto all’illegalità economica mediante l’individuazione di strategie calibrate sulle diverse specificità socio-economiche presenti nel territorio regionale;

 

Preso atto

-  della compatibilità con il quadro normativo nazionale e con le fonti statali vigenti;

- della coerenza con i principi costituzionali e statutari con particolare riferimento ai   principi di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza;

- della compatibilità dell’intervento con l’ordinamento comunitario;

- del rispetto dei principi in materia di qualità della normazione;

 

 

 

Preso atto

dell’apprezzamento espresso dalle associazioni di rappresentanza degli enti locali in sede di Tavolo istituzionale di concertazione, in merito all’impostazione della legge di bilancio di previsione 2011 e 2011/2013, legge che costituisce tra l’altro l’occasione sia per anticipare alcuni interventi che saranno più compiutamente ripresi nel Programma regionale di sviluppo, sia l’occasione per introdurre importanti misure di rinnovamento nella macchina amministrativa, negli enti ed agenzie dipendenti oltre che nei soggetti gestori di servizi pubblici, con l’obiettivo non tanto e non solo di contenere le spese quanto soprattutto di aumentarne l’efficacia;

 

 

DELIBERA

 

di esprimere parere favorevole sulla proposta di legge n. 36 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2011 e pluriennale 2011/2013”, con le seguenti raccomandazioni:

 

1.   si ritiene che debba essere operata una rimodulazione della manovra in favore di una più equa distribuzione fra i diversi livelli di governo locale dei tagli ai trasferimenti derivanti dalle misure governative. In particolare, per quanto riguarda i trasferimenti per le APT, deve essere assicurata la copertura delle spese del personale in carico alle strutture delle Agenzie e in ruolo alle Province; la copertura dei costi per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, dei costi per oneri e contratti pluriennali nonché dei costi derivanti dalla risoluzione dei contratti dei direttori e dei contratti per le forniture di servizi d’informazione e accoglienza;

2.   si considera opportuno mantenere fermo il principio che impone alla Giunta regionale, nella definizione di parametri e criteri per la ripartizione dei finanziamenti per le spese di funzionamento per l’esercizio delle funzioni regionali attribuite o delegate, di non diminuire le risorse dell’anno precedente a parità di ambito territoriale.