Firenze,
15 dicembre 2010
- Al Presidente del Consiglio regionale
e
p. c. - Al Presidente della Giunta regionale
- All’Assessore proponente
- Al Dirigente responsabile
- Al
Segretario generale del Consiglio regionale
- Al Direttore dell’Area di Assistenza legislativa, giuridica
e istituzionale
“Bil
favorevole favorevole favorevole contrario
contrario
con
raccomandazioni con condizioni con raccomandazioni
PARERE OBBLIGATORIO
X
________________________________________________________________________________________________
OSSERVAZIONI
FACOLTATIVE
All’unanimità
A
maggioranza
X A
maggioranza con motivazioni contrarie di
una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL) |
NOTE:
Allegato parere si astengono Arrighi Consuelo, Bologna Dino, Lepri Tiziano e
Dionori Fabio |
D’ordine del
Presidente
Liliana Fiorini
Proposta di legge n. 36 “Bil
PARERE
OBBLIGATORIO
IL CONSIGLIO DELLE
Seduta del
13 dicembre 2010
Visti
- l’art. 66 dello Statuto regionale;
-
- il Regolamento interno del Consiglio regionale;
- il Regolamento interno del Consiglio delle
Preso atto
che il Governo
con il decreto legge 78, convertito con legge 122 del 30 luglio 2010, dispone
la riduzione dei trasferimenti erariali relativi all’insieme delle Regioni a
statuto ordinario per 4 miliardi di euro sul 2011 e per 4,5 miliardi di euro
sul 2012 e successivi;
che per
Considerato
che
l’applicazione della manovra determina di fatto l’azzeramento delle risorse
ex-Bassanini compromettendo l’esercizio delle funzioni fondamentali in materia
di trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, di viabilità, di ambiente, di
incentivi alle imprese, mercato del lavoro, agricoltura, protezione civile, funzioni
che
che allo stato attuale non è prefigurabile un recupero di tali tagli
attraverso una manovra sulle entrate poiché i margini su questo fronte
dipenderanno dai tempi e dai modi con cui saranno definiti i decreti
legislativi sul federalismo fiscale;
che ad oggi l’autonomia tributaria della Regione è quindi priva di
possibilità di espressione dal momento che la facoltà delle Regioni di
aumentare le aliquote dei propri tributi e delle addizionali a tributi statali
è sospesa fino a quando non saranno definiti da parte dello Stato i principi
fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica e del sistema
tributario;
che le uniche entrate suscettibili di incremento sono quelle derivanti
dalla lotta all’evasione, attraverso un ulteriore potenziamento degli strumenti
a disposizione, ma che le risorse così recuperabili non costituiscono tuttavia
reale entrata aggiuntiva in quanto necessarie a compensare le riduzioni del
gettito ordinario dei tributi regionali legate alla riduzione del PIL;
che, in modo
speculare rispetto al taglio dei trasferimenti erariali, il provvedimento del
Governo prevede anche un abbattimento dei tetti di spesa relativi al patto di
stabilità interno penalizzando soprattutto la spesa di investimento;
che l’insieme
delle riduzioni effettuate sulla spesa di funzionamento non consentono di
raggiungere l’equilibrio di bil
che per quanto
riguarda la spesa di investimento le risorse che saranno disponibili per l’anno
2011 comprendono circa 350-400 milioni di euro di risorse relative ai programmi
comunitari e al programma nazionale del FAS;
che a queste si
aggiungeranno risorse per gli investimenti finanziati dalla Regione per altri
400-450 milioni di euro circa, di cui 100 destinati agli investimenti in
sanità;
che tali fondi,
anche attraverso un’eventuale revisione dei programmi già approvati dallo Stato
e dall’Unione europea, potranno essere finalizzati verso le priorità
individuate dal Programma di governo (viabilità, materiale rotabile, ammodernamento
delle strutture sanitarie), che saranno specificate nel PRS 2011/2015 in corso
di elaborazione;
che in un
contesto caratterizzato dalla scarsità di risorse finanziarie e da una serie di
limitazioni alla effettiva capacità di spesa imposte dal patto di stabilità
interno, appare decisivo sviluppare una capacità di selezione di singoli
progetti di investimento ed arrivare alla costruzione del bil
che è altresì
decisivo, nel corso della gestione, tenere sotto stretto monitoraggio lo stato
di avanzamento degli investimenti in modo da proporre eventuali
riprogrammazioni della spesa ed allocare diversamente le risorse finanziarie
impiegate;
che la sanità è
stata interessata dalla manovra finanziaria del Governo con un impatto di
riduzione sul Fondo pari a 35 miliardi di euro per il 2010 e 40 miliardi di
euro per il 2011, cui si aggiunge la riduzione della quota statale sul fondo
per la non autosufficienza pari a circa 27 miliardi di euro già dal 2011;
che, anche al
fine di favorire il raggiungimento di tali risultati, in sintonia con gli
obiettivi di snellimento dei costi di funzionamento complessivamente
perseguiti,
che in
relazione alle specificità del settore e alla rilevanza in esso della
formazione, si ritiene di mantenere indenne
che vi è
l’impegno da parte della Giunta di mantenere gli investimenti in sanità in una
misura di 100 milioni di euro al netto del patto di stabilità;
che il Fondo
della non autosufficienza sarà ricostruito per il 2011 con i residui del 2010
del FSN pari a 27 milioni di euro, con i residui del Fondo regionale pari a 10
miliardi di euro con una quota di competenza 2011 regionale pari a 23 milioni
di euro;
che per quanto
riguarda il FSR si prevede di stanziare una quota pari a 20 milioni di euro;
che per la
parte delle entrate si intende operare al rafforzamento del patto anti-evasione con gli enti locali in modo da individuare modalità e
strumenti per fare della Toscana un modello di riferimento nazionale;
che con gli
enti locali e le parti sociali
che negli
ultimi anni
che tuttavia
l’aumento evidenziato è interamente assorbito dalla minore crescita del gettito
tributario derivante dalle riscossioni ordinarie, quale effetto negativo della
crisi economica;
che pertanto
proseguire e rafforzare nelle azioni di contrasto all’evasione fiscale- non
solo come ente Regione ma come sistema territoriale regionale - è cruciale
nella prospettiva federalista;
che realizzare
adesso l’infrastruttura regionale per il contrasto all’evasione significa far
guadagnare alla Toscana un notevole vantaggio competitivo, ponendo le premesse
per mantenere sul territorio ulteriori risorse tributarie recuperate
dall’evasione fiscale, anche a valere su tributi adesso solo statali, come
l’IVA e l’IRPEF;
che rafforzare
la strategia di sistema nella lotta all’evasione, assume anche la funzione di
accrescere la consapevolezza da parte di tutte le amministrazione locali che
gli indicatori di misurazione della capacità di recupero fiscale nel proprio
territorio diverranno un parametro di valutazione nelle assegnazioni di fondi,
probabilmente anche nei nuovi fondi di perequazione che verranno disciplinati
nei decreti attuativi del federalismo fiscale;
che già dal
2011
• la tassa automobilistica attraverso il potenziamento dei canali di
comunicazione verso i contribuenti in relazione alle scadenze di pagamento del bollo
auto, la riduzione selettiva delle procedure di riscossione coattiva e
l’attivazione di un controllo incrociato in collaborazione con l’INPS dei dati
inerenti soggetti diversamente abili ai quali è stata riconosciuta l’esenzione;
• il recupero delle partite scartate nel processo di iscrizione a
ruolo;
• la riscossione coattiva per la totalità dei tributi regionali,
promuovendo specifici accordi con Equitalia per la riduzione dei tempi di
notifica delle cartelle e delle procedure esecutive rispetto ai termini
ordinari disciplinati dalla legge statale e per il recupero crediti iscritti a
ruolo relativi ad annualità precedenti;
• la riduzione dei termini di accertamento degli inadempimenti totali
e/o parziali;
• la realizzazione di patti territoriali anti evasione,
sviluppando con i principali soggetti istituzionali un’azione integrata e
coordinata di contrasto all’illegalità economica mediante l’individuazione di
strategie calibrate sulle diverse specificità socio-economiche presenti nel
territorio regionale;
Preso atto
- della compatibilità con il quadro normativo
nazionale e con le fonti statali vigenti;
- della coerenza con i principi costituzionali e
statutari con particolare riferimento ai
principi di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza;
-
della compatibilità dell’intervento con l’ordinamento comunitario;
-
del rispetto dei principi in materia di qualità della normazione;
Preso atto
dell’apprezzamento espresso
dalle associazioni di rappresentanza degli enti locali in sede di Tavolo istituzionale
di concertazione, in merito all’impostazione della legge di bil
DELIBERA
di
esprimere parere favorevole sulla proposta
di legge n. 36 “Bil
1. si ritiene che debba essere operata una rimodulazione
della manovra in favore di una più equa distribuzione fra i diversi livelli di
governo locale dei tagli ai trasferimenti derivanti dalle misure governative.
In particolare, per quanto riguarda i trasferimenti per le APT, deve essere
assicurata la copertura delle spese del personale in carico alle strutture
delle Agenzie e in ruolo alle Province; la copertura dei costi per i contratti
di collaborazione coordinata e continuativa, dei costi per oneri e contratti
pluriennali nonché dei costi derivanti dalla risoluzione dei contratti dei
direttori e dei contratti per le forniture di servizi d’informazione e
accoglienza;
2. si considera opportuno mantenere fermo il principio
che impone alla Giunta regionale, nella definizione di parametri e criteri per
la ripartizione dei finanziamenti per le spese di funzionamento per l’esercizio
delle funzioni regionali attribuite o delegate, di non diminuire le risorse
dell’anno precedente a parità di ambito territoriale.