Firenze,  6 ottobre 2009

 

 

-   Al Presidente del Consiglio regionale

Prot. n.   13158/2.6                                                                                              -   Al Presidente della Commissione referente

                                                                                                                                                                                                           

e p. c.      -   Al Presidente della Giunta regionale

-   Ai consiglieri proponenti

                                                                                                                              -   Al segretario generale del Consiglio regionale

                                                                                                                               -  Al Responsabile dell’Area di coordinamento per

                                                                                                                                   l’assistenza professionale

 

 

Seduta del 5 ottobre 2009

 

P.d.L. n. 374 - Modifiche della L.R. 12 gennaio 1994, n.3 (recepimento della legge 11 febbraio 1992, n.157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”)

 

 

 

 

                                                                favorevole           favorevole                            favorevole            contrario           contrario

                                                                                              con raccomandazioni          con condizioni                       con raccomandazioni

                                                               

                                                                                             

PARERE OBBLIGATORIO                                               X                                                                                         

________________________________________________________________________________________________

 

OSSERVAZIONI FACOLTATIVE        

 

 

All’unanimità                                                               X    

 

A maggioranza                                                                  

A maggioranza con motivazioni contrarie

di una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL)      

 

 

 

NOTE: Allegato parere

 

 

                                                                                                                            

D’ordine del Presidente

                                                                                                                                                               Liliana Fiorini

 

 

 

 

 

 

 

P.d.L. n. 374 - Modifiche della L.R. 12 gennaio 1994, n.3 (recepimento della legge 11 febbraio 1992, n.157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”)

 

PARERE OBBLIGATORIO

 

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Seduta del 5 ottobre 2009

 

 

Visti

- l’art. 66 dello Statuto regionale;

- la L.R. 36/2000 recante “Nuova disciplina del Consiglio delle Autonomie locali”;

- il Regolamento interno del Consiglio regionale;

- il Regolamento interno del Consiglio delle Autonomie locali;

 

Esaminata

la P.d.L. n. 374 - Modifiche della L.R. 12 gennaio 1994, n.3 (recepimento della legge 11 febbraio 1992, n.157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”);

 

Premesso

che con il provvedimento in esame l’Amministrazione regionale ha voluto dare alla materia un quadro normativo organico e coerente con le norme europee e nazionali nel frattempo intervenute e contemporaneamente dare una risposta ad alcune esigenze di particolare importanza emerse nel corso degli ultimi anni nel settore faunistico-venatorio tra cui, in primo luogo:

·        il tema del sovra-popolamento di ungulati, con le conseguenze relative alla coesistenza con l’ambiente e con le attività presenti sul territorio;

·        il tema della pianificazione e programmazione territoriale a fini faunistici e venatori, con scelte normative e strategie operative che intervengono, in qualche caso modificando la disciplina vigente, sugli istituti faunistici pubblici e privati, sulle forme di tutela e controllo della fauna, sulla definizione di una precisa “governance”, sul fondamentale problema della sicurezza nell’esercizio venatorio;

 

Rilevato che

·        gli interventi a sostegno della fauna e della caccia, ai sensi della L.R. n.1/2006 “Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura e sviluppo rurale”, devono essere collocati all’interno Piano Agricolo Regionale (PAR), individuato quale strumento di programmazione unitario per le politiche agricole e rurali contenute nel PRS e nel DPF;

 

·        vengono istituiti:

- una Commissione consultiva regionale che esprime pareri e formula proposte in materia di gestione faunistica del territorio, composta da rappresentanti delle organizzazioni di categoria, delle associazioni di protezione ambientale, dell’UPI Toscana, del coordinamento degli ATC;

- un Osservatorio con il compito di organizzare e gestire la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati relativi all’utilizzazione del territorio;

 

·        vengono definite le competenze:

- della Regione cui spettano funzioni di indirizzo, coordinamento, controllo, programmazione regionale;

- delle Province cui spettano funzioni amministrative diverse da quelle spettanti alla Regione, che possono singolarmente delegare alle comunità montane. Alle Province compete la pianificazione faunistico-venatoria mediante destinazione differenziata del territorio articolato in comprensori omogenei;

- degli Ambiti territoriali di caccia (ATC) di cui è stata modificata la disciplina e fra i quali viene istituito un Coordinamento. Su di essi la Provincia esercita la vigilanza e il controllo e può impartire specifiche direttive. La Provincia ne nomina i componenti nel comitato di gestione.

 

Rilevato inoltre che

·        Per far fronte ai danni provocati dalla fauna ungulata di grossa taglia, si introduce nel nuovo testo un riferimento specifico alla gestione di questa specie con l’indicazione, spettante alla Province sentiti gli ATC e le organizzazioni professionali agricole, dei criteri per la definizione delle densità sostenibili e per la rilevazione dei danni all’agricoltura;

·        per garantire maggiormente la sicurezza si prevedono disposizioni più severe di comportamento nell’ambito delle materie d’esame per l’abilitazione alla caccia;

·        la complessità della normativa vigente ha richiesto di aggiornare e incrementare la professionalità degli addetti e esercitare un controllo più capillare sul territorio;

·        le mutate esigenze ambientali e socio economiche hanno reso necessario introdurre nelle norme che regolano gli istituti faunistici e faunistico-venatori pubblici e privati nuovi criteri di semplificazione e di coordinamento legislativo;

 

Preso atto

-  della compatibilità con il quadro normativo nazionale e con le fonti statali vigenti;

- della coerenza con i principi costituzionali e statutari con particolare riferimento ai   principi di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza;

- della compatibilità dell’intervento con l’ordinamento comunitario;

- del rispetto dei principi in materia di qualità della normazione;

 

Visto

l’esito del Tavolo istituzionale di concertazione riunito in data 31 luglio 2009;

 

Considerato

che le osservazioni e le proposte di modifica presentate dall’UPI Toscana al testo preliminare sono state sostanzialmente, e nei contenuti più significativi, accolte nella P.d.L. licenziata dalla Giunta regionale;

 

 

DELIBERA

 

di esprimere parere favorevole alla P.d.L. n. 374 - Modifiche della L.R. 12 gennaio 1994, n.3 (recepimento della legge 11 febbraio 1992, n.157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”), con la seguente raccomandazione:

 

- implementare le azioni di intervento nel versante della semplificazione amm.va per ridurre oneri e adempimenti a carico di cittadini e imprese, per snellire i tempi burocratici per agevolare l’attività delle amministrazioni locali.