Firenze,
28 luglio 2009
- Al presidente del Consiglio regionale
e
p. c. - Al presidente della Giunta regionale
- Assessore proponente
- Dirigente responsabile
- Al
segretario generale del Consiglio regionale
- Al Responsabile dell’Area di coordinamento per
l’assistenza professionale
Proposta
di Delibera n. 675
“Legge
regionale n. 16/2009, art. 22 – Piano regionale per la cittadinanza di genere”
favorevole favorevole favorevole contrario
contrario
con
raccomandazioni con condizioni con raccomandazioni
PARERE OBBLIGATORIO
X
________________________________________________________________________________________________
OSSERVAZIONI
FACOLTATIVE
All’unanimità X A
maggioranza
A
maggioranza con motivazioni contrarie di
una componente istituzionale (art. 12 co. 4 Reg. CdAL) |
NOTE:
Allegato parere |
D’ordine del
Presidente
Liliana Fiorini
Proposta di Delibera n. 675
“Legge regionale n. 16/2009, art. 22 – Piano regionale per la
cittadinanza di genere”
IL CONSIGLIO DELLE
SEDUTA DEL 24 LUGLIO 2009
-
-
il Regolamento interno del Consiglio regionale;
-
il Regolamento interno del Consiglio delle
-
- che
- che sempre
Considerato
- che la proposta di delibera in oggetto costituisce
il Piano regionale per
1) contribuire ad eliminare
gli stereotipi associati al genere promuovendo e valorizzando altresì la
condizione femminile e diffondendo il principio di pari opportunità fra donna e
uomo;
2) costruire un sistema di
azioni specificatamente volte alla conciliazione vita-lavoro attraverso
iniziative a carattere innovativo, valorizzando le esigenze che emergono dal
territorio ed affidando a tal fine alle province un ruolo di promozione e
coordinamento;
3) sostenere
l’imprenditorialità e le professionalità femminili contribuendo alla promozione
dell’ uguale indipendenza economica fra donne ed uomini;
4) integrare le politiche
per la cittadinanza di genere nella programmazione e nella attività normativa
assumendo la prospettiva di genere in ogni politica ed in ogni fase dei processi
politici, dalla progettazione all’attuazione, al monitoraggio e alla
valutazione;
- che gli obiettivi generali sono declinati in 9
obiettivi specifici di cui vengono individuati le azioni, gli attori e gli
strumenti;
- che essendo il primo piano regionale per la
cittadinanza di genere non potrà avere la relazione prevista dall’articolo 22
comma 2 della L.R. 16/2009 contente lo stato di attuazione delle iniziative di
cui alla legge e le criticità emerse nella realizzazione degli interventi e gli
eventuali correttivi che si potessero apportare (secondo il disposto dell’art.
- che le risorse necessarie all’attuazione del Piano
regionale per
- che il Piano regionale per
DELIBERA
di
esprimere, per quanto di competenza, parere favorevole sulla Proposta di Delibera n. 675.