P.d.D. n.968 - Approvazione Piano di Azione "Diritti dei minori" e Piano di Azione "Inclusione sociale e contrasto della povertà".


PARERE OBBLIGATORIO


Premesso quanto segue:

Con la proposta in esame si sottopone all'approvazione del Consiglio regionale, in esecuzione di quanto disposto dal punto 5.1 del Piano integrato sociale regionale 2002-2004 (PISR), il Piano di Azione relativo ai Diritti dei Minori e al Piano di Azione relativo alla inclusione sociale e contrasto della povertà.
Si tratta di atti di pianificazione che, in coerenza coi principi ispiratori del PISR e a titolo integrativo/attuativo del PISR stesso, definiscono gli orientamenti e le politiche regionali in questi settori dettando specifiche disposizioni di indirizzo nei confronti degli enti locali e degli altri soggetti operanti sul territorio.
Per quanto concerne i minori, gli obiettivi posti sono perseguiti ai vari livelli di competenza utilizzando la generalità degli strumenti organizzativi e procedimentali consentiti dall'ordinamento.
In tema di contrasto della povertà, assoluta e relativa, è viceversa specificamente previsto che le articolazioni zonali delle Conferenze dei Sindaci approvino, all'interno dei piani zonali, appositi piani di azione (locali) volti alla definizione di programmi e misure di intervento conformi alle indicazioni, strategie, obiettivi e priorità previste dal Piano d'azione regionale.
Il Piano d'azione relativo ai minori non è sostenuto da finanziamenti specifici mentre per lo svolgimento di azioni intese alla inclusione sociale e al contrasto della povertà sono attribuite ai Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti apposite risorse provenienti dal fondo sociale.
La proposta è stata oggetto di analisi e valutazione da parte della Commissione regionale per le politiche sociali e da parte della Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria.


Considerato quanto segue:

I contenuti dei due piani sono frutto, come già precisato, di un'ampia concertazione con le rappresentanze degli enti locali e le parti sociali; gli stessi piani paiono effettivamente orientati a soddisfare esigenze di indirizzo e coordinamento (in una materia fra l'altro a legislazione regionale esclusiva), senza evidenziare elementi lesivi della sfera di attribuzioni locali e dell'autonomia d'esercizio delle attribuzioni medesime.
Le strategie, obiettivi e priorità sanciti dai due piani confermano le scelte di fondo dell'attuale programmazione socio-sanitaria regionale laddove si identificano come elementi fondamentali della proposta la piena attuazione del principio di sussidiarietà, istituzionale e orizzontale, l'integrazione socio-sanitaria, la presa in carica delle persone in situazioni di disagio, la coscienza del carattere dinamico di tali situazioni, quali eventi/variabili in gradi di intervenire in qualunque fase del percorso esistenziale, il costante monitoraggio degli interventi, la valorizzazione del ruolo programmatico locale, esplicantesi in particolare nella predisposizione di appositi piani d'azione territoriali, al livello dei singoli comuni come al livello delle articolazioni zonali.

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI


esprime, per i motivi di cui in narrativa, un parere favorevole sulla P.d.D. n.968.


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